Nulla di fatto

Savona Calcio, riunita la Terza Commissione: “Proroga di 30 giorni verso il debito con l’Agenzia delle entrate”

Il commercialista Carlo Sergi, rappresentante della società, ha risposto alle domande dei vertici del consiglio, non fornendo tuttavia garanzie in merito né spiegazioni convincenti

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Foto d'archivio

Savona. Nel tardo pomeriggio odierno si è tenuta, presso Palazzo Sisto, sede del Comune di Savona, la Terza Commissione consiliare permanente.

L’elenco dei rappresentati riuniti nella sala consiglio: Andrea Addis (lista civica Battaglia), Camilla Ciccarelli (lista civica Caprioglio), Andreino Delfino (M5S), Alessandro Delucis (lista civica Caprioglio), Mario Dell’Amico (lista civica Uniti per Savona), Salvatore Diaspro (M5S), Elisa Di Padova (PD), Giancarlo Dogliotti (lista civica Caprioglio), Fiorenzo Ghiso (Lega), Giovanni Maida (PD), Elda Olin (Italia Viva), Marco Ravera (Rete a sinistra – Savona che vorrei), Simona Saccone Tinelli (Gruppo misto), Yuliya Spivak (Lega), Matteo Venturino (Lega), Francesco Versace (lista civica Caprioglio).

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Tra le varie tematiche trattate all’ordine del giorno si è discusso sulla questione inerente al Savona Fbc. Presente nell’occasione anche Carlo Sergi; commercialista, rappresentante della società di via Cadorna e detentore del 25% delle quote.

Il fulcro della questione riguardava in particolare l’adempimento dei debiti dovuti all’erario per il prolungamento della concessione dello stadio Valerio Bacigalupo.

La società di calcio dovrà infatti presentare la rateizzazione dei 175mila euro di debiti pregressi all’Agenzia delle entrate. In principio, si diceva, da versare entro il 29 novembre (tra tre giorni). Le dimissioni di Patrassi, con conseguente nuovo consiglio di amministrazione, relativamente ai controlli da attuare, consentirebbe invece alla proprietà una proroga di 30 giorni.

A seguire un breve riassunto degli ultimi avvenimenti e vicissitudini societarie.

La sera del 14 novembre l’ex presidente Roberto Patrassi si è sollevato dall’incarico. Oltre a Patrassi anche Christian Papa è uscito dal consiglio di amministrazione della Sana Sport & Management (società che detiene le quote di maggioranza del club), rimanendo al momento nelle vesti di direttore sportivo.

Il 19, martedì scorso, si sarebbe dovuto riunire un cda straordinario per eleggere il nuovo massimo dirigente. Carica tutt’ora, a quasi due settimane dalle dimissioni del presidente uscente, rimasta vacante. La prima squadra nel frattempo è stata sfrattata dal campo “Picasso” dalla Polisportiva Quiliano (ndr, ora si allena al Santuario) e dall’hotel Corallo di Spotorno, dove alloggiavano diversi calciatori.

Le domande rivolte a Carlo Sergi, all’unisono, vertevano a fare chiarezza nei confronti della comunità savonese tutta.

Nella summa: “Vogliamo comprendere e capire per dare informazioni precise e dettagliate alla cittadinanza. Tutti insieme dobbiamo cooperare con trasparenza. I tifosi e la comunità sportiva”.

“Savona rappresenta sì una prima squadra blasonata ma anche settore giovanile importante. Le famiglie hanno bisogno di risposte. Capire, insomma, la reale situazione della società”.

Le risposte del rappresentante biancoblù sono parse vaghe, per lo più di circostanza.

A fine seduta più di un giocatore del Savona (presenti assieme ad un gruppo di tifosi) ha manifestato il proprio disappunto.

Domenica, per la partita contro la Sanremese, gli ‘striscioni’ potrebbero quindi tornare a giocare al Bacigalupo. Non è però ancora chiaro se l’impianto verrà preparato per la partita; l’erba, al momento, è ancora da tagliare. Pertanto non si esclude che il Savona possa giocare ancora a Vado Ligure, ma con alcune restrizioni: forse senza tifosi ospiti, o addirittura a porte chiuse.

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