Sguardo al futuro

Regionali 2020, i verdi savonesi scaldano i motori: al via l’assemblea provinciale

La riunione anche in vista della prossima tornata elettorale nella città di Savona

Savona -Verdi no margonara

Savona. L’Assemblea Provinciale dei “Verdi” savonesi si è riunita per un esame degli aspetti organizzativi nazionali e locali, deliberando inoltre l’avvio di un confronto programmatico aperto alle forze politiche progressiste del centro-sinistra, in preparazione delle prossime consultazioni elettorali.

“La prima scadenza importante sarà il rinnovo della Giunta Ligure – spiegano i verdi – e l’impegno sarà quello di fermare  il fronte sovranista guidato dallo schieramento di Giovanni Toti che durante il mandato che si chiude ha fatto approvare la cancellazione di 540 ettari di “’Aree protette” e messo la parola fine al progetto di “Parco del Finalese'”. 

Continuano i verdi: “Ma indispensabile sarà anche  mettere  le basi di un accordo per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale di Savona in vista di un deciso cambio di rotta su raccolta differenziata,  mobilità urbana e extra-urbana,  servizi sociali. L’ obiettivo è quello di bloccare i programmi per nuove nefaste colate di cemento e dare finalmente un ruolo al sistema museale (in particolare il Museo Archeologico e il Museo della Ceramica) per farli diventare importanti fattori di socializzazione e di promozione culturale. Individuare un diverso uso dell’antico stabile delle ex Funivie. Attuare il ripristino del “verde” per rendere più vivibile la città”

“La partecipazione ai tavoli di lavoro per la stesura dei programmi avrà un obiettivo chiaro fin dall’inizio: trovare la condivisione tra tutte le forze di progresso sulla necessità, nel contesto sociale di oggi, di considerare prioritario il problema del risanamento ambientale quale base necessaria ad uno sviluppo sostenibile – spiegano i verdi savonesi – sarà quindi fondamentale la dichiarazione di “stato di emergenza climatica”. Impegno che implicherà decisi provvedimenti strutturali a medio e lungo termine circa la politica energetica, partendo dal potenziamento delle fonti rinnovabili, con il conseguente blocco dei combustibili fossili in ottemperanza agli ‘Accordi di Parigi’”.

“Il rilancio effettivo della “green economy” comporterà un intervento deciso per frenare il dissennato consumo di suolo e il dissesto idrogeologico, un’ agricoltura senza veleni a tutela della salute azzerando tutte le fonti di inquinamento di aria e acqua , la diffusione di mezzi di trasporto elettrici o ad idrogeno, un’ economia circolare che eviti il saccheggio delle risorse naturali – concludono – in conclusione l’ Assemblea ha anche programmato gli incontri di lavoro con i nuovi iscritti di “Europa Verde” delle altre province liguri”.

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