Rosso pistacchio

L’ultimo appuntamento

"Rosso Pistacchio" è la rubrica al femminile di IVG: ogni martedì si parla di donne con Marzia Pistacchio

Rosso Pistacchio

Dalla prima panca Andrea riusciva a percepire l’alito asprigno di Don Carlo. Probabilmente aveva mangiato pesante la sera prima, o forse aveva bevuto pesante.

L’inverno era arrivato improvvisamente in quei giorni spazzando via in un soffio gelido la dolcezza di un autunno infinito. Evidentemente Don Carlo era stato colto di sorpresa come tanti altri, e lo aveva costretto a raddoppiare la dose di grappa della buonanotte.

L’ultima volta in cui Andrea era stato così vicino all’altare faceva il chierichetto. Era durato davvero poco tra le vesti di Don Carlo che lo aveva cacciato in malomodo. Da allora dalla chiesa era stato ben lontano. E anche dall’oratorio e dal catechismo.

Alla mamma un po’ era spiaciuto ma nemmeno tanto. Lei preferiva andare sulla spiaggia a far correre i loro cani e a sentire il vento tra i capelli ,piuttosto che andare a messa.

Oggi era invece in prima fila a godersi tutti i dettagli del posto privilegiato: l’arancione vivido del pistillo del gigli, la macchia di moccio sul gomito del chierichetto mezzo addormentato, il gambaletto di pizzo della perpetua che le tagliava in due il grosso polpaccio caprino .

Gli sembrò anche che Gesù lo guardasse con una certa aria di rimprovero, la stessa aria di rimprovero che aveva visto sul volto della zia Rina ,appena si era sciolto dal suo abbraccio.

Si annusò furtivamente il maglione di lana. Sì, si sentiva che si era appena fatto una canna. Sicuramente la zia Rina se ne era accorta. E pure Gesù. Si consolò pensando che avrebbe preso un cazziatone solo dalla prima nell’immediato , per la resa dei conti col secondo, sperava ci sarebbe voluto più tempo.

La prima volta che la mamma lo aveva beccato fumare ,lo aveva a riempito di botte e di parolacce, poi aveva pianto tutte le lacrime che aveva a disposizione, ed erano tante, poi lo aveva abbracciato e avevano parlato sul letto , stretti, come due amici, per tutta la notte.

Mamma faceva così sempre. Era un po’ teatrale, a volte tragica, spesso comica, sicuramente strana. Ma erano sempre stati loro due, soli e uniti contro il mondo.

Lei andava con la sua minigonna e i capelli colorati a litigare con i professori ,che lo trattavano da idiota, e loro trattavano da idiota pure lei. Lei usciva con la mascella serrata dall’aula, e lo trascinava via per le scale, lui sapeva che avrebbe tanto voluto piangere, ma che lo avrebbe fatto solo quando sarebbe stata sola. E sola lo era stata sempre. Nel suo letto c’era sempre stato posto solo per loro due e per i cani .

Le notti nel lettone erano sempre state un simpatico e pelosissimo pigiama party di risate e nasi bagnati. Al mattino poi ,la mamma si lamentava di quel letto ridotto a cuccia, ma le piaceva, Andrea glielo leggeva negli occhi.

Come le lesse negli occhi che per quell’uomo aveva perso la ragione. Non mangiava più, non dormiva più, era distratta e passava tutto il giorno attaccata al telefono. Era euforica i primi tempi, aveva accorciato le gonne e ritirato fuori gli stivali col tacco. Ogni tanto si lasciava scappare che presto non sarebbero stati più soli. Un giorno tornò con un tacco rotto. Zoppicava. Si teneva con una mano un fianco.

Quella notte non lo volle nel letto.  E le sere successive nemmeno. Usciva presto, senza più tacchi, senza minigonne, senza trucco. Tornava tardi. Una sera coprendosi un occhio, un’altra con un braccio al collo.

“Mamma, posso dormire con te stasera?”
“Stasera sì, esco ma torno presto, Andrea.”
“Veramente? Basta appuntamenti serali?”
“Basta appuntamenti serali. Questo è l’ultimo.”

Don Carlo tossì rumorosamente. La zia Rina singhiozzava. Il chierichetto starnutì e si pulì con il polsino. La perpetua passò tra le panche ciabattando con il cestino per le offerte ,e glielo fece tintinnare sotto il naso.

Andrea trasalì: “La vede quella bella bara lì in mezzo? C’è la mia mamma lì dentro. Non ho già pagato la mia offerta?”

Rosso Pistacchio

“Rosso Pistacchio” è la rubrica di Marzia Pistacchio, che ama definirsi “una truccatrice struccata”. Ogni martedì uno spazio al femminile dal taglio volutamente “leggero” in cui parlare a 360 gradi di tutto ciò che ruota intorno alle donne. In salsa savonese, naturalmente. Clicca qui per leggere tutti gli articoli

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