Disagi

Lavori in piazza Porta del Comune a Castelvecchio, la minoranza: “Qui la viabilità è come la tela di Penelope”

"Vivere in un borgo dell’entroterra ligure è sicuramente una scelta non facile, se a questo si aggiungono anche problemi di viabilità e logistica è pura incentivazione allo spopolamento"

Castelvecchio di Rocca Barbena. “La viabilità di Castelvecchio è come la tela di Penelope”. Lo affermano Gianpaolo Badino e Morgano Moreno, rispettivamente capogruppo e consigliere di minoranza della cittadina, che proseguono: “Vivere in un borgo dell’entroterra ligure è sicuramente una scelta non facile, soprattutto oggi che molti di essi sono sprovvisti dei servizi essenziali, trasformandoli quindi in luoghi dove la popolazione ha sempre più difficoltà a risiedervi. Certo è che se a questo si aggiungono anche problemi di viabilità e logistica, è pura incentivazione allo spopolamento”.

“Dalla metà di maggio, l’accesso principale al borgo è ostruito dalla presenza di un cantiere per il rifacimento di piazza Porta del Comune, che per ben due mesi ha persino impedito il transito pedonale e non solo quello di autoveicoli, prima che l’amministrazione si rendesse conto che fosse necessario creare almeno un varco per chi si spostava a piedi. Questo ha generato anche pesanti malumori, sulla vivibiltà del borgo nel periodo estivo, da parte di molti proprietari di seconde case. Nel consiglio comunale di luglio, il sindaco e gli amministratori a seguito dell’interrogazione presentata dalla minoranza, risposero che i lavori sarebbero ripresi intorno alla metà di settembre per poter essere ultimati entro la metà di dicembre. Ma tutto questo non è accaduto, nonostante anche i successivi contatti per le vie brevi con il sindaco per capire se la situazione avrebbe preso una svolta, ma ai quali sono sempre state date risposte evasive”.

“Inoltre per poter accedere al borgo esiste solo una strada definibile ‘interpoderale’, ma che non tutte le autovetture possono percorrere dato che venne realizzata esclusivamente per il transito di mezzi da lavoro nelle campagne. La suddetta, da ancora prima del mese di maggio, non ha più subito alcun intervento di miglioria, pulizia e/o messa in sicurezza, considerando che è l’unica strada percorribile con un mezzo per chi dovesse raggiungere il più vicino possibile la propria abitazione. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale di ottobre è stata fatta presente la somma urgenza per l’inizio dei lavori in piazza Porta del Comune, soprattutto in vista dell’arrivo della stagione autunnale con relative piogge e freddo, che avrebbero potuto compromettere i tempi di partenza e ultimazione dei lavori, ed inoltre segnalando nuovamente che si rendeva necessario intervenire al più presto sul fondo e sui bordi della strada interpoderale per renderla pronta ad affrontare il periodo delle piogge ed essere più facilmente transitabile”.

“A tutto questo si aggiunge anche che alla fine del mese di ottobre un tratto di via Roma è stato invaso da una piccola frana di terra e pietre, che comunque ostruiscono il passaggio comodo di una eventuale autovettura e anche il passaggio pedonale. La popolazione e i proprietari di seconde case iniziano a non tollerare più questa situazione di immobilità, assenza di informazioni e soprattutto di totale abbandono del borgo”.

“Sappiamo che la Soprintendenza ha dato parere favorevole alla riapertura del cantiere in piazza Porta del Comune – commentano ancora Gianpaolo Badino e Morgano Moreno – ma il sindaco non ha mai dato una comunicazione ufficiale della data di ripartenza dei lavori. Le piogge intense di questi giorni stanno visibilmente segnando in alcuni punti la strada interpoderale, rendendo sempre meno agevole il transito dei piccoli mezzi. In quasi 3 settimane dall’accaduto della piccola frana non sono state rimosse né le pietre né la terra in via Roma, che ancora invadono parzialmente la strada. Tutto questo ha dell’incredibile e non riusciamo a capire perché il sindaco e i rappresentanti di Castelvecchio seduti nella maggioranza non abbiano preso a cuore la situazione in cui verte il paese (tenendo anche conto che nel borgo vivono stanzialmente almeno 4 persone di età avanzata e con i relativi problemi di deambulazione) e non ci sia stato un minimo accenno a voler intervenire prontamente almeno su uno dei 3 fronti”.

“Forse leggere queste cose sugli organi di comunicazione sarà più efficace per rendere maggiormente consapevoli gli esponenti della maggioranza, visto che non sono serviti né le esortazioni nelle sedute di consiglio, né il normale dialogo telefonico tra persone”, concludono Badino e Moreno.

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