Noli. Si è svolto presso il comune di Noli il Consiglio comunale che ha discusso, tra i punti all’ordine del giorno, quello sull’installazione sperimentale del nuovo sistema di telefonia mobile 5G.
Presenti tra il pubblico alcuni rappresentanti del “Comitato nolese per la difesa di Salute e Ambiente”, che ha recentemente consegnato al sindaco Fossati una petizione popolare “STOP 5G” e che, con soddisfazione, ha preso atto del tempestivo inserimento del tema all’interno del parlamentino nolese e della decisa posizione di contrarietà alle nuove installazioni espressa dall’amministrazione comunale.
Con l’eccezione del solo consigliere Fiorito, maggioranza e minoranza hanno espresso il loro rifiuto, sino a quando non si avranno dati scientifici sull’assenza di rischi sanitari, all’installazione di una tecnologia immessa sul mercato senza studi e test preliminari e su questa base è stata prodotta una delibera che impegna il Consiglio comunale in tale direzione.
“Di fronte ad una materia complessa e inesplorata sotto il profilo sanitario, ma molto reclamizzata dal punto di vista commerciale, il nostro comitato ha apprezzato l’analisi del sindaco e le motivazioni che l’hanno spinto ad un atteggiamento di cautela per tutelare la salute pubblica e in particolare le nuove generazioni: si è richiamato al principio di precauzione, legittimo e doveroso in caso di dubbi, sancito dalla Comunità Europea e dallo Stato italiano; infatti il principio di precauzione, secondo noi, dovrebbe stare al di sopra della stimolante convenienza a velocizzare ulteriormente quanto già permesso dal 4G; al di sopra anche di eventuali finalità positive di un sistema che ci avvilupperà in una rete di connessioni non solo con le persone, ma anche con gli oggetti, attraverso un moltiplicarsi di antenne e micro-onde a radio-frequenze più elevate mai sperimentate prima su vasta scala; anche le conoscenze mediche già a disposizione su impianti preesistenti al 5G devono indurre alla prudenza” afferma Maria Vincenti del Comitato nolese per la difesa di Salute e Ambiente.
“In risposta al consigliere Fiorito aggiungiamo che le proposte provenienti dalla Comunità Europea o dal Governo italiano non sono sempre positive per definizione: il principio di precauzione è stato stabilito proprio per prevenire eventuali danni futuri. Sul fatto poi che tanti giovani siano attratti dalle possibilità offerte dal 5G e la necessità di essere in linea col resto del mondo, ci troviamo d’accordo con la risposta della consigliera Calandra sul dovere di tutelare anche questi giovani da rischi sottovalutati”.
“Ci auguriamo che molti Comuni seguano la posizione del nostro e di numerosi altri, che sul territorio nazionale, attraverso il sindaco – responsabile della tutela sanitaria, hanno chiesto, in attesa di saperne di più, una moratoria sull’installazione del 5G” conclude.