Allerta sì o no

“Gestione ‘incoerente’ delle allerte meteo”: “Quiliano domani” presenta un’interrogazione

“Chiediamo al sindaco quali siano le intenzioni dell’amministrazione sulla gestione degli stati di allerta”

Quiliano Comune

Quiliano. Allerta meteo e scuola chiuse. Nuova allerta e scuole aperte. Ma anche l’apertura o meno degli impianti pubblici e privati sul territorio comunale. Una gestione complessiva degli stati di allerta, a Quiliano, definita “incoerente” da parte del gruppo consigliare “Quiliano Domani”, che ha presentato un’apposita interrogazione in merito, firmata dai consiglieri Rodolfo Fersini, Pietro Brondo, Raffaella Orlando e Massimo Rognoni.

“La presentiamo, – hanno spiegato da “Quiliano Domani”, – in relazione alle allerte per piogge diffuse e temporali emanate per le giornate di martedì 15 ottobre, lunedì 21 ottobre e giovedì 24 ottobre. Premesso che spetta al aindaco, in qualità di Autorità di Protezione Civile, effettuare la scelta, non affatto semplice, di disporre o meno la chiusura delle scuole; il Piano di Protezione Civile – stralcio idrogeologico –, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale nel dicembre 2015, prevede che, in linea di massima, le scuole restino aperte; il sistema di monitoraggio strumentale e tramite il presidio territoriale consente di mettere in atto le eventuali azioni di salvaguardia della pubblica incolumità qualora si passi dalla situazione di pre-allarme, connessa all’emanazione dello stato di allerta arancione o rossa, alla situazione di allarme; la comunità quilianese e, in particolare le scuole del territorio, sono state coinvolte in un importante percorso partecipativo che ha rappresentato un modello a livello nazionale, ma soprattutto ha saputo accrescere la resilienza della cittadinanza”.

“Attestato che nei giorni antecendenti l’allerta arancione del 15 ottobre il sindaco scriveva una lettera alle famiglie degli alunni, al personale docente e non docente delle nostre Scuole per comunicare l’organizzazione di un’esercitazione (poi annullata) per la giornata di giovedì 17 ottobre; negli allegati alla comunicazione si specificava che: “In caso di allerta arancione o rossa le scuole resteranno normalmente aperte fino ad altra eventuale disposizione sindacale”; in data 14 ottobre il sindaco ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per la giornata di martedì 15 ottobre”.

“Il vicesindaco ha dichiarato, in risposta ad un genitore che chiedeva spiegazioni in merito alla scelta di chiusura delle scuole: ‘abbiamo sempre rischiato’, specificando poi che intendeva dire che ‘abbiamo sempre richiamo di prendere dell’acqua’, facendo tornare alla mente il noto epitaffio di Jacques de La Palice. Il sindaco, invece, ha affermato: ‘siamo all’avanguardia’ e, ancora, ‘i sensori sul territorio decisivi per valutare la criticit’” ribadendo come il ‘modello Quiliano’ sia stato efficace per la gestione delle allerte”.

“Il 20 ottobre, “il COC, riunitosi alle 18 (probabilmente ultima amministrazione in provincia di Savona a decidere sul da farsi) ha deciso di chiudere le scuole di ogni ordine e grado per l’intera giornata di lunedì 21 ottobre”. Ma il 23 ottobre, anche in questo caso distinguendosi per la ‘celerità’ nel decidere, si stabilisce che ‘Domani giovedì 24 ottobre Scuole Aperte secondo le disposizioni del piano di Protezione Civile'”.

“Nell’occasione, l’assessore Pennestri, in luogo del vicesindaco Ottonello (silente nella circostanza), ha ribadito che ‘è il Centro Operativo Comunale a fare le valutazioni nel rispetto delle indicazioni del Piano Comunale di Emergenza’. E lo stesso assessore anche sottolineato, in risposta ad un cittadino che gestisce una struttura sportiva privata, come ‘il Comune intervenga nella chiusura delle strutture pubbliche mentre, per quanto riguarda l’attività privata, si rimanda a quanto previsto dagli specifici piani di emergenza/sicurezza’, dimenticando però di precisare, e a nostro avviso non si tratta di leggerezza di poco conto, che il sindaco può e deve inibire l’utilizzo di edifici o strutture di proprietà privata in caso di conclamato pericolo attraverso lo strumento dell’ordinanza”.

Considerato che l’efficacia del Piano si misura in modo precipuo ed essenziale per quegli eventi locali, anche di rilevante intensità, non prevedibili e quindi non preceduti dall’allerta emanata a livello regionale; risulta pertanto di fondamentale importanza continuare ad educare la cittadinanza a reagire nelle situazioni di criticità; le scelte del sindaco, illustrate nei punti precedenti, risultano quantomeno poco coerenti; non sia affatto evidente chi si assume la responsabilità della decisione finale e quali siano gli elementi sui quali tale decisione si fondi; le scelte operate, la relativa tempistica, le esternazioni sui social, talora imprevidenti se non sconsiderate, hanno determinato disorientamento in numerosi genitori con il rischio di vanificare l’importante e significativo lavoro svolto, negli scorsi anni, di sensibilizzazione al problema e di coinvolgimento dei cittadini in un percorso di scelte consapevoli;

“Chiediamo al sindaco di rispondere in Consiglio Comunale su quali siano le intenzioni dell’Amministrazione in merito alla gestione degli stati di allerta; se intende o meno confermare le indicazioni del Piano per le emergenze e, infine, se sussiste o meno la volontà di proseguire nel solco del tracciato di quella che riteniamo ‘una buona pratica’ ereditata dalla amministrazione precedente per migliorare e affinare il Piano anche attraverso un nuovo percorso partecipativo”, hanno concluso da “Quiliano domani”.

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