Dubbio

Finale Ligure, la minoranza: “Quale futuro per il famigerato capannone di Finale Ambiente?”

A domandarselo, in una nota, è il gruppo di minoranza "Le Persone al Centro"

Finale Ambiente Finale Ligure

Finale Ligure. “Come nella “Storia Infinita” di Michael Ende torna sulle scene il famigerato capannone di Finale Ambiente, che allieta i nostri giorni ormai dal 22 dicembre 2015, data nella quale venne sottoscritto il contratto preliminare”. Inizia così la nota di “Le Persone al Centro”, gruppo di minoranza finalese guidato da Massimo Gualberti avente ad oggetto il futuro del capannone dell’azienda “Finale Ambiente”.

Spiegano dall’opposizione: “Il contratto di compravendita venne stipulato il 5 giugno 2018, tre anni dopo, alla modica cifra (per un rudere) di 1.067.000, oltre ad un paradossale contributo (versato al privato) di 45 mila euro per lo smaltimento della copertura in amianto. Attualmente è stato acceso un mutuo di 1.600.000 euro, di cui circa 600 mila già erogati ed impiegati per l’acquisto del bene, mentre per la parte residua il pagamento è  verosimilmente avvenuto con disponibilità liquide, cioè il “cassetto” di Finale Ambiente. Un anno fa venne finalmente affidato l’agognato appalto per la ristrutturazione dell’immobile per 733.771,29 euro più Iva, con la fine  lavori che doveva avvenire giusto in questi giorni”.

“In Consiglio comunale è emerso come dopo la misteriosa risoluzione del contratto d’appalto con la ditta affidataria, avvenuta il 20 giugno appena trascorso, Finale Ambiente ha ‘contattato le imprese utilmente collocate in graduatoria, per verificarne la disponibilità ad ottenere l’affidamento dei lavori residui  alle medesime condizioni tecniche ed economiche accettate dall’affidatario uscente – continua Gualberti – solo la quarta società classificata ha “formalizzato manifestazione di interesse ad effettuare l’intervento di ristrutturazione.” A seguito di ciò, in data 20 agosto, è stata fatta l’aggiudicazione provvisoria dei lavori ed oggi, dopo ben tre mesi, non è ancora intervenuta l’aggiudicazione definitiva e l’ennesima consegna dei lavori”.

Concludono dalla minoranza: “Nel mentre nella vecchia sede di Finale Ambiente sono stati realizzati nuovi spogliatoi e servizi igienici, oltre a vari lavori di ristrutturazione, giusto a dare una chiara idea sui tempi che ci si deve aspettare. Quattro anni sono già trascorsi ed a breve la gestione dei rifiuti passerà ad un gestore unico dei rifiuti, che potrebbe non essere Finale Ambiente. Che ne sarà a quel punto di questo pazzesco esempio di approssimazione?”.

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