Finale Ligure. Si era preso in carico la pesante delega all’urbanistica in questo secondo mandato da primo cittadino, proprio per seguire in prima persona le ex aree Piaggio, così come le aree Ghigliazza e l’aggiornamento del Puc comunale, tre temi essenziali per la Finale Ligure del domani. E oggi proprio sulle ex aree dell’azienda aeronautica che si è trasferita a Villanova d’Albenga, il sindaco Ugo Frascherelli ha voluto illustrare la situazione sull’atteso progetto di riqualificazione.
“Siamo sempre in attesa di risposte da parte della proprietà che resta il nostro unico e possibile interlocutore, la Finalmare Spa” afferma Frascherelli. “Ad ora prosegue l’azione di bonifica e controllo delle aree, ma quanto ad un progetto nuovo tutto è ancora fermo”.
“E’ chiaro che ci sono difficoltà per procedere al restyling urbanistico, così come avviene per molte altre aree lasciate abbandonate da insediamenti industriali o altro, non è certo una situazione semplice, basta vedere le condizioni del mercato immobiliare. D’altronde quando si era pensato ad un progetto edilizio per quelle aree le condizioni erano completamente diverse e oggi ci ritroviamo a fronteggiare un contesto complesso e senza prospettive immediate” aggiunge.
“Posso solo confermare la ferma volontà politica di questa amministrazione comunale di riqualificare le ex aree Piaggio, in attesa che possano arrivare sviluppi da parte della proprietà, noi siamo pronti…”.
E se ad ora da parte di Finalmare Spa non è arrivata alcuna soluzione è anche vero che il primo cittadino non nasconde l’interesse da parte di altri soggetti: “E’ vero, in questi mesi contatti non sono mancati, così come per le aree Ghigliazza” ammette. “Tuttavia le aree sono private e bisogna ragionare in tal senso”.
Tra le ipotesi trapelate anche quella di uno “spacchettamento”, con l’affidamento ad un gruppo diversficato di soggetti che possano operare sul fronte mare finalese: “Le ipotesi possono essere tante e diverse, ma serve una risposta della proprietà per capire come andare avanti e non lasciare queste aree all’abbandono” aggiunge ancora Frascherelli.
Tra l’altro, la mancanza di un progetto fattibile e concreto in tempi relativamente brevi potrebbe lasciare in stand by lo stesso aggiornamento del Puc comunale finalese, stesso discorso per le aree Ghigliazza. Anche per questo motivo si intensificherà il pressing del sindaco Frascherelli.
L’ultimo passaggio procedurale era stato l’avvio della Valutazione Ambientale Strategica (Vas) della variante relativa al progetto di riconversione delle aree. Nella variante progettuale, che conteneva un ridimensionamento delle aree d’intervento, era compresa la messa in sicurezza del torrente Pora che, con il parere positivo del Comitato tecnico di Bacino, doveva essere in fase di approvazione. Inoltre, su prescrizione della Soprintendenza, era previsto il restauro, al posto della demolizione, per un numero di edifici industriali Piaggio maggiore rispetto alla precedente versione. Sulla base del layout progettuale si prevedeva lo spostamento dell’Aurelia, arretrata al confine con il tracciato ferroviario, mantenendo l’attuale sede con funzione di via pedonale e commerciale. Lungo il Pora era previsto un parco fluviale di 650 metri lineari, in mezzo alla vegetazione, tra percorsi, aree di sosta, connessioni con gli spazi pubblici e piazze di nuova progettazione. Sul margine ovest dell’area (promontorio della Caprazoppa), invece, era all’esame una fascia di rispetto verde di 1,2 ettari caratterizzata da macchia mediterranea. Quanto agli spazi pubblici: la piazza (coperta) del Mercato, la piazza degli Idrovolanti, l’Aurelia Riscoperta, la piazza dell’Hangar e la nuova piazza Marina. Per quello che riguarda l’insediamento abitativo si prevedeva un massimo di 2 mila abitanti tra residenti, turisti e addetti alle attività commerciali e di servizio.
Stando a questi dettami progettuali in carico alla Finalmare 250 metri di Aurelia pedonalizzata e riqualificata, 650 metri di nuovo waterfront sul Pora, 500 metri di nuovo waterfront sul mare, 5.000 mq di parco litoraneo e nuove aree verdi.
“Servono investimenti, la riqualificazione delle aree deve portare nuovo lavoro per la comunità finalese nell’ambito di una visione progettuale fattibile e sostenibile, che possa trovare riscontro nella realtà: noi come amministrazione siamo pronti, attendiamo che l’iter del progetto possa riprendere corpo e gamba” conclude il sindaco Frascherelli.
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