Provincia. “Ricchezza poco vale a quel che l’usa male”, disse il saggio. Facciamo dunque fruttare al meglio il traboccante forziere di IVG Eventi che la fortuna ci fa trovare in questa splendida e fiorente domenica in riviera o nell’entroterra.
Il tesoro è più prezioso se si arricchisce di teatro. Come il capolavoro immortale “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti, che si “materializzerà” sul palcoscenico più prestigioso di Savona grazie ad un riuscitissimo dialogo – confronto tra generazioni in un’ambientazione del tutto inedita, che contribuisce a renderlo uno spettacolo nello spettacolo.
Avranno un valore inestimabile, invece, i trofei messi in palio dal Memorial “Maestro Elio Garassini”, che regalerà momenti di sana competizione sportiva e puro e semplice divertimento a tanti bambini, nel ricordo del maestro di scuola elementare che negli anni ’60 portò a Loano il minibasket.
Di importanza universale è infine il genio supremo e il talento irripetibile del sommo maestro rinascimentale Leonardo di ser Piero da Vinci, al quale Albenga rende i dovuti omaggi con la mostra “Codici. Leonardo. Un uomo venuto dal futuro”, grazie a cui si può “entrare” nella mente rivoluzionaria di un precursore dei tempi in ogni campo dello scibile umano.
Savona. Un capolavoro immortale che si trasforma sul palcoscenico nella materia viva di un dialogo tra le generazioni: sono alcuni degli “ingredienti” più importanti del “Don Pasquale” di Gaetano Donizetti che domenica 10 novembre pomeriggio l’Opera Giocosa metterà in scena al Teatro “Chiabrera”, illuminando un’altra stella di “Bella, siccome un angelo”, la stagione autunnale dell’unico teatro lirico di tradizione del Nord Ovest.
Ambientato in una dancing anni ’50 con parecchi cartelloni che rimandano all’epoca e alla stessa Savona e con don Pasquale che si richiama apertamente nelle fattezze alla figura di Fred Buscaglione, l’opera di Donizetti acquista valenze che vanno al di là dei grandi temi affrontati dal capolavoro del genio bergamasco.
Le schermaglie amorose, la difficoltà dello stesso don Pasquale di accettare il tempo che passa anche nella ricerca dell’amore stesso, il rapporto – confronto generazionale con il nipote Ernesto e la figura di Norina, che rappresenta l’amore e la gioia di vivere al femminile contro gli schemi della società del proprio tempo, saranno soltanto alcune delle chiavi dinamiche di un meccanismo perfetto che rende l’allestimento uno spettacolo nello spettacolo…
Loano. Domenica 10 novembre il Palazzetto dello Sport “Elio Garassini” ospiterà l’edizione 2019 del Memorial “Maestro Elio Garassini”, organizzato dall’asd Basket Loano “Garassini” con il patrocinio dell’Assessorato comunale allo Sport e impegnerà formazioni di minibasket della categoria Aquilotti Senior 2009 – 2010.
Il torneo ricorda Elio Garassini, il maestro elementare che negli anni ’60 portò a Loano il minibasket e proprio a questa disciplina dedicò gran parte della propria vita. Partendo dai suoi allievi riuscì a far crescere i piccoli cestisti in erba fino ad ottenere importanti risultati a livello nazionale: risultati mai realizzati negli anni a seguire da nessuna altra squadra ligure.
Il memorial si prefigge da anni di regalare momenti di sana competizione sportiva a tanti bambini che condividono la gran bella passione comune del basket, senza esasperazione ma all’insegna del puro e semplice divertimento. All’edizione di quest’anno parteciperanno l’asd Basket Loano “Garassini” (in rosso e bianco), l’asd CFFS Cogoleto Basket e la Pallacanestro Albenga.
Domenica 10 novembre dalle ore 14 a Varazze cittadinanza e turisti sono tutti invitati a partecipare alla pedalata di beneficenza interamente a favore dell’operato della Protezione Civile “A. Fazio”.
Grazie ai suoi volontari l’ente sostiene e aiuta la popolazione nei momenti di difficoltà ambientale e non solo.
Il ritrovo è nei pressi della tabaccheria La Mola Noleggio Biciclette. Al rientro dalla pedalata benefica ci saranno ottime caldarroste e tanto divertimento in compagnia della buona musica.
Albenga. Nell’Anno del Genio il circolo artistico culturale Amici nell’Arte ha scelto il grande Leonardo da Vinci, personalità dal talento riconosciuto universalmente che ha incarnato l’ideale dell'”Uomo del Rinascimento”, per la mostra “Codici. Leonardo. Un uomo venuto dal futuro”, visitabile da domenica 10 novembre.
Come si comprende dai “Codici”, che raccolgono tutti i suoi disegni e pensieri, e come testimoniano i suoi dipinti siamo in presenza di una mente rivoluzionaria che ha anticipato i tempi in ogni campo dello scibile umano. A cinquecento anni dalla morte Italia e Francia in primis, e molti altri Stati in tutto il mondo, lo celebrano con un ricco calendario di eventi.
Per Leonardo da Vinci la pittura è “un atto mentale”, un mezzo per capire e rappresentare la complessità del “vero visibile”. Egli eseguì poche opere pittoriche ma in esse si rivelò artista di supremo livello in grado di elaborare idee rivoluzionarie, come lo sfumato, la prospettiva aerea, la fisionomica dei vari personaggi, idee destinate a svilupparsi nelle opere di Raffaello e degli artisti delle generazioni successive.
Finale Ligure. Domenica 10 novembre si inaugurerà l’anno accademico dell’Università delle Tre Età del Finale. Ave Comin racconterà la vita travagliata della poetessa Alda Merini, nata e vissuta a Milano, dove quest’anno si sono celebrati i dieci anni dalla sua scomparsa con l’intitolazione a suo nome del ponte di pietra sul Naviglio Grande, vicino la sua casa storica.
Alda Merini è stata una poetessa dalla sensibilità elevata e simbolo del malessere degli individui, che per lei aveva come paracadute soltanto la poesia. Soffriva di disturbo bipolare, allora non riconosciuta come malattia curabile: si confidò con il marito, il quale non solo non comprese nulla del suo disagio ma la fece rinchiudere in manicomio, dove rimase per parecchio tempo, subì la crudeltà dell’elettroshock e non ebbe vita facile.
Merini considerava la poesia un’espressione di dolore, un dolore intimo, esclusivo del poeta, che in quanto tale è per natura più incline alla sofferenza, ma accettò il dolore indossandolo “come un vestito incandescente, trasformandolo in poesia”.