Savona. Si continua a lavorare nella coltre di fango per la segnalazione di un’auto che potrebbe essere precipitata a seguito del drammatico crollo del viadotto sulla A6 avvenuto oggi pomeriggio.
Sono arrivati sul posto mezzi speciali da altre regioni, Piemonte e Toscana, oltre all’utilizzo di unità cinofile. Restano sul posto anche due ambulanze della Croce Rossa di Quiliano, così come il presidio dei vigili del fuoco.
Ad ora nessuna conferma sul ritrovamento della vettura con persone a bordo.
Nel pomeriggio di oggi, a seguito del crollo, è stato svolto un primo sopralluogo anche da parte della Procura savonese, che ha aperto una indagine giudiziaria su quanto accaduto nel tratto di A6 tra Savona-Altare.
Già in passato non erano mancate segnalazioni sulla situazione dei viadotti della Savona-Torino, sullo stato dei piloni e del degrado strutturale, per questo gli inquirenti vogliono vederci chiaro e appurare possibili responsabilità.
Non c’era un fronte di frana aperto, secondo quanto appurato e la Procura dovrà fare le sue valutazioni: non si esclude un collegamento con uno scavo che potrebbe aver accentuato il movimento franoso da cui è dipeso il crollo del viadotto. Ma ad ora tutte ipotesi da scandagliare.
Si attendono le verifiche e i riscontri investigativi del caso, in particolare l’analisi peritale da parte della polizia giudiziaria dei vigili del fuoco che dovrà chiarire le cause esatte dell’accaduto, in particolare sei i piloni erano in grado o meno di reggere un evento franoso. Una volta consegnata la relazione conclusiva la Procura potrà trarre le sue conclusioni.
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