Savona. E’ uno scenario apocalittico quello della viabilità che si sta delineando dopo il drammatico crollo del viadotto sulla A6, che si è verificato ad un chilometro circa da Savona in direzione Torino, in corrispondenza della chiesa di Madonna del Monte.
Lo stop alla circolazione stradale sulla A6 da Savona verso la Val Bormida e il Piemonte impone una viabilità alternativa (anche per la chiusura in direzione opposta da Montezemolo). Intanto utilizzando la A26, la Genova-Gravellona Toce, con l’uscita ad Alessandria sud per la direttrici piemontese, poi è necessario percorrere il tratto che da Acqui Terme scende verso il territorio valbormidese. Questo con la riapertura del tratto di A10 all’altezza di Varazze che era stato chiuso nella notte per una frana e che consente di percorrere la A10 e arrivare all’allacciamento con la A26.
Oppure per la Val Bormida e altre zone del Basso Piemonte per chi arriva da ponente o da Savona la percorrenza è assai lunga e difficoltosa: bisogna arrivare ad Albenga, prendere la provinciale per Pieve di Teco fino ad Ormea e rientrare nel tratto di A6 all’altezza di Cuneo.
Una opzione viaria che è conseguenza anche dell’interruzione di molte strade secondarie e alternative dell’entroterra savonese come provincialie statali rimaste danneggiate da frane e smottamenti.
In questo momento la situazione viabilità è letteralmente in tilt con code e disagi.
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