Savona. “Condividiamo l’allegria dei protagonisti della foto scattata all’inaugurazione della nuova banchina ‘Calata delle Vele’ dedicata alle crociere. Dal 21 dicembre la nuova ammiraglia Costa Smeralda approderà a Savona ed ogni opportunità di crescita e di sviluppo per la città ci rende ottimisti e crediamo che la nuova e crescente vocazione turistica di Savona vada incentivata senza tentennamenti. Ci sono però alcune domande che ci siamo posti vista la contemporanea presenza a Savona del governatore Toti, del presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Signorini e del direttore generale di Costa Crociere Neil Palomba: il nostro sindaco avrà messo sul tavolo le due criticità principali che l’hub di Costa ha portato in città è cioè la viabilità e l’inquinamento?”. E’ la domanda che pone “Passione Comune”, il gruppo che fa capo all’ex vicesindaco Livio Di Tullio.
Contestualmente all’inaugurazione della nuova banchina è stato siglato un accordo tra l’amministrazione cittadina e Costa per il posizionamento di un semaforo intelligente “a chiamata” a spese dell’azienda (per un investimento di circa 40 mila euro): “Sarà davvero così intelligente da risolvere una situazione che costantemente paralizza la viabilità cittadina?” si chiedono da “Passione Comune”.
Sul fronte ambientale “avevamo guardato con interesse all’accordo firmato a La Spezia tra le principali compagnie, l’Autorità Portuale Orientale e la Capitaneria di Porto per invitare le aziende ad utilizzare combustibili meno inquinanti già a 13 miglia dalla costa dal 2020. Il nostro sindaco si sta muovendo in questo senso affinché le nuove tecnologie aiutino a ridurre l’impatto ambientale che l’intenso traffico portuale genera sulle città?”.
“Ospitare questi ‘giganti del mare’ è una straordinaria opportunità per Savona – concordano da ‘Passione Comune’ – ma è un’opportunità che l’amministrazione deve saper governare e guidare per sfruttare i lati positivi e lavorare sul miglioramento dei punti critici altrimenti foto come questa hanno l’amaro sapore dell’ennesima, ed inutile, passerella”.