Liguria. Si conclude oggi, venerdì 29 novembre, con la tappa albenganese, il Winter meeting del Gruppo “Fiori e Piante” del Copa-Cogeca – il principale gruppo di interesse degli agricoltori presso l’Unione europea – che, per tre giorni, ha visto il ponente ligure al centro dell’attenzione di addetti ai lavori, politici e istituzioni responsabili delle politiche agricole comunitarie. Ad organizzare il meeting sono state Cia-Agricoltori Italiani, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Italiane.
Un vertice particolarmente utile, soprattutto, per conoscere le buone prassi da prendere ad esempio rispetto a problemi comuni alle aziende agricole di tutta Europa. A cominciare dall’adozione, ormai imminente, del Passaporto delle piante: “Abbiamo preso accordi per condividere le soluzioni che ogni Paese sta adottando in vista dell’entrata in vigore della nuova normativa, prevista per il prossimo 14 dicembre – spiega Mariangela Cattaneo, vicepresidente del gruppo di lavoro “Fiori e Piante” Copa-Cogeca – Momenti di incontro come questo sono sempre importanti, perché consentono di confrontare esperienze e culture diverse. Per quanto riguarda le nostre aziende florovivaistiche, naturalmente, il valore aggiunto dato dall’avere organizzato il meeting, consiste nella visibilità ottenuta”.
Una visibilità testimoniata dalle parole del presidente del Gruppo “Fiori e Piante” Copa-Cogeca, l’olandese Henk Van Ginkel: “Ho molto apprezzato le visite aziendali proposte dell’Italia e, in particolare, l’intenzione dei vostri lavoratori di porsi, come primo obiettivo, il raggiungimento di elevati standard di qualità nella produzione e il poter investire sul ricambio generazionale come si sta facendo, e bene, in una regione dall’età media particolarmente elevata come la Liguria”. Guardando in prospettiva, Van Ginkel ha poi individuato la principale sfida che attende gli agricoltori: “Il futuro delle vendite non potrà prescindere dall’e-commerce: la digitalizzazione rappresenta quindi l’aspetto più importante su cui lavorare, soprattutto per quanto riguarda le ditte commerciali”.
Altro tema importante toccato in questi giorni è stato quello dei processi biologici e dei relativi brevetti che, in futuro, potrebbero essere richiesti ai coltivatori per la realizzazione di varietà ottenute con le tecniche di miglioramento. Si tratta di un tema che potrà avere impatti importanti sulle aziende e su cui bisognerà porre particolare attenzione. Il rischio che si corre è quello di non poter utilizzare materiale vegetale per la creazione di nuove varietà se non a costi elevati per gli ibridatori. Il Winter meeting è servito a rafforzare la convinzione che si tratta di un tema cui porre particolare attenzione in futuro, con Italia e Olanda in prima linea.