Polemica

Bagarre in Consiglio comunale a Finale, Gualberti: “Salta il restyling di via Brunenghi e della passeggiata San Donato”

Il gruppo "Persone al Centro": "Sono stati due cavalli di battaglia della campagna elettorale, promesse da marinaio..."

Consiglio comunale finale

Finale Ligure. “Nel corso del Consiglio comunale di ieri abbiamo preso atto della terza variazione al piano opere triennali. Ci è stata illustrata una ulteriore modifica al piano, la terza, dopo le due precedenti che hanno ridimensionato notevolmente i progetti. Ciò che più ci ha colpito è stato il fatto che siano state tolte dal piano due opere che avevano rappresentato il cavallo di battaglia della scorsa campagna elettorale. Non verranno più eseguiti, infatti, i restyling di via Brunenghi e della passeggiata San Donato”.

L’affondo arriva dal gruppo di minoranza “Persone al Centro” e dal capogruppo Massimo Gualberti.

“Gli interventi non sono stati modificati o posticipati, ma eliminati in tronco. La motivazione? Ci si sarebbe resi conto che necessiterebbero di una progettazione molto più ampia e complessa, non praticabile nell’ultimo mese dell’anno. Complessità che ha, dunque, giustificato l’eliminazione di due interventi di un certo peso. Ad onor del vero, per Via Brunenghi, dopo un anno, si è pensato di ripiegare su un concorso di progettazione, per la modica cifra di circa 60.000 euro, della cui onerosità certamente non era opportuno parlare in tempo di campagna elettorale”.

“Sensibile riduzione ha riguardato anche il budget destinato alla manutenzione straordinaria degli immobili comunali: in parole povere, chi abita negli alloggi comunali, coloro che, dunque, qualche anno fa hanno visto un aumento significativo del proprio canone di locazione, non beneficeranno della manutenzione che era stata preventivata e promessa. E dunque, come verranno reinvestite le somme avanzate dalla soppressione degli interventi? Nel restyling del Tennis e sull’ultimazione in asfalto del Lungomare, attuata dunque non come cavallo di battaglia, ma come soluzione di retroguardia (anche nell’estetica). Ci è stata presentata una variazione che meriterebbe il nome più consono di eliminazione, a giudicare dal contenuto” aggiunge la minoranza consiliare.

“L’impressione avuta è stata quella di un utilizzo del piano triennale a scopo elettorale, senza alcuna contezza pratica, salvo poi depennare dalla lista le opere di maggiore impatto. E neppure condividiamo la posizione dei consiglieri di maggioranza, che ieri hanno improvvisamente fatto sentire la loro voce chiedendoci di lasciar tempo per far lavorare la maggioranza, ma questo sarebbe accettabile se si trattasse di una amministrazione al primo mandato. Simili decisioni al secondo quinquennio sono la prova di scelte superficiali e approssimative” conclude Gualberti.

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