Valbormida. Ha migliorato leggermente la situazione ma non ha risolto in maniera definitiva il caos di cui sono vittima i pendolari ferroviari la decisione di Trenitalia e Regione Liguria di aumentare il numero di posti dei convogli che, dalla Valbormida, raggiungo la riviera savonese.
Dopo il caos di ieri, infatti, anche questa mattina sono numerosissime le segnalazioni che alcuni pendolari hanno inviato alla redazione di IVG.it e con le quali lamentano una insufficienza di posti a sedere, di vagoni e, addirittura, di convogli. La situazione, come detto, pare sensibilmente più agevole rispetto a 24 ore fa, ma i problemi sono tutt’altro che definitivamente risolti. In alcuni casi la situazione, già critica, è stata “aggravata” oggi dalla presenza degli studenti, che in gran parte ieri non erano a bordo dei convogli a causa dell’allerta meteo arancione.
Ad esempio, una lettrice spiega che “il treno Savona-San Giuseppe delle 7.31 è stato soppresso ad Altare. Siamo stati scaricati sul marciapiede ma la banchina è finita. Praticamente siamo stati abbandonati sui binari”.
Per quanto riguarda, poi, il treno Treno 4681 da Savigliano verso Savona, una lettrice spiega che “al momento Trenitalia ha rispettato quanto promesso mettendo a disposizione un treno Jazz più capiente” e che “a San Giuseppe c’è gente ancora in piedi ma almeno non tanta quanto quella di ieri”, tuttavia “abbiamo bisogno di più treni”.
Secondo un altro lettore “Trenitalia è davvero imbarazzante. Dalla Valle il primo treno che parte per Savona è alle 7.30 dalla stazione di San Giuseppe. Inevitabile il ritardo degli studenti. I treni della stazione di Cairo Montenotte tutti soppressi. Assurdo”. Come se ciò non bastasse “alle 7.49 il treno è ancora fermo alla stazione di Altare”.
Ancora: “Un treno ogni due ore per San Giuseppe di Cairo. Stracolmi come non mai, in ritardo di 25 minuti e nessun treno sostitutivo per supplire alla carenza dei treni cancellati da e per Alessandria. E questo è l’unico collegamento possibile per la Valbormida”.
Al momento “sono stati cancellati i treni per Alessandria, mentre quello per Fossano delle 8.08 è in ritardo [partirà alle 8.43]. E’ l’unico treno che collega la Valbormida e passa ogni due ore e chi ha Savona deve spostarsi per lavoro o studio verso il Piemonte non ha alternative”.
Qualcuno rileva poi un altro fatto: “Su Internet sono ancora segnalati come partenti i treni per Alessandria, ma in realtà sono stati cancellati. Inoltre, il ritardo non viene segnalato sui tabelloni interni alla stazione ma viene sono annunciato all’interfono, quasi a voler ‘mascherare’ il disservizio”.
Se chi deve viaggiare dalla Valbormida al savonese fa i conti con ritardi, rallentamenti ed insufficienza di posti, chi viaggia in direzione opposta (cioè verso l’interno) non sta meglio. In quella direzione, infatti, il servizio è garantito da un treno Jazz che, non essendo modulabile, non può aumentare la propria capienza. Chi, dunque, ha necessità di raggiungere le scuole o le aziende dell’entroterra si trova a dover fare i conti con un numero limitato di posti.
Pare dunque che non siano state sufficienti le misure messe in atto da Regione e Trenitalia, che proprio ieri annunciavano che a partire da questa mattina i posti disponibili sul treno regionale 4681 Fossano-Savona via Altare sarebbero aumentati da 300 a 440 grazie al cambio del materiale rotabile rispetto al treno “Minuetto” che viene normalmente utilizzato. Rispetto alla composizione di ieri, con 150 posti a sedere e circa 150 in piedi, il treno in servizio questa mattina ha 240 posti a sedere e circa 200 posti in piedi.
“La decisione scaturisce dal sovraffollamento registrato ieri mattina sulla tratta Fossano-San Giuseppe Cairo, a causa dei disagi delle strade causati dal maltempo che hanno indotto molte persone a usare il treno anziché l’auto – ha sottolineato ieri l’assessore regionale ai trasporti Gianni Berrino – Di concerto con l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Marco Gabusi, abbiamo subito chiesto a Trenitalia di modificare il servizio utilizzando un treno più capiente. La situazione migliorerà ulteriormente con la riapertura della linea Bragno-Ferrania. Sono soddisfatto che l’azienda abbia recepito la nostra richiesta: la collaborazione tra le due Regioni è fondamentale per venire incontro ai tanti pendolari che devono spostarsi in quel territorio”.