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Albenga, approvata all’unanimità la mozione sul Piano Eliminazione Barriere Architettoniche

Marta Gaia: "Abbiamo già iniziato a lavorare su tutte le richieste"

barriere architettoniche
Foto d'archivio

Albenga. La seconda mozione trattata durante il consiglio comunale di ieri sera ad Albenga, a firma dei consiglieri Gerolamo Calleri, Porro, Roberto Tomatis e Minucci, è stata quella relativa all’adozione del “P.E.B.A. (Piano eliminazione barriere architettoniche) ed eliminazione barriere architettoniche presso spazi ed edifici pubblici”. Approvata all’unanimità, ma non senza screzi tra minoranza e maggioranza.

“Ieri sera, – ha spiegato il consigliere Calleri (Lega), – con grande soddisfazione, è stata approvata all’unanimità, in Consiglio Comunale, la mozione presentata dai consiglieri di opposizione Gerolamo Calleri, Cristina Porro, Roberto Tomatis e Riccardo Minucci,  volta all’adozione del P.E.B.A. (Piano per l’Abbattimento delle Barriere Architettoniche), prescritto dalla legge n. 41 del 1986, al fine di garantire la piena accessibilità a tutti gli edifici pubblici e agli spazi urbani”.

“Stupisce che un consigliere di maggioranza inviti i consiglieri proponenti a ritirare la mozione, evitando così di perdere tempo, asserendo che l’amministrazione se ne stia già occupando. Dimostrazione evidente di scarsa sensibilità su di un tema così importante, oltre che scarsa  conoscenza dello stesso. Con l’approvazione della mozione,  l’amministrazione comunale si è impegnata a predisporre una progettualità che porti ad  una pianificazione per gli anni a venire sugli interventi da eseguire, seguendo delle priorità e non agendo a spot come accaduto sino ad oggi, con lavori che, seppur corretti, sono manifestamente scollegati fra loro”.

“Il piano consentirà di avere una mappatura completa e dettagliata di tutti gli edifici e gli spazi pubblici, individuando così gli interventi necessari all’eliminazione delle barriere e  stabilendo quei criteri di priorità che permetteranno altresì un corretto piano degli investimenti. Un percorso partecipato, con un lavoro che si protrarrà nel tempo, e che grazie  alla sinergia che si andrà a creare con le associazione di rappresentanza e con la Consulta del disabile porterà la nostra città ad essere più vivibile e percorribile da tutte le persone che la frequentano”.

“La questione non è soltanto  il formale rispetto della legge, ma ancor prima il diritto sostanziale di tutti i cittadini di accedere agli edifici pubblici, agli attraversamenti pedonali, alle fermate dei bus, alle strade; al fine di garantire una migliore qualità della vita di ciascuno, oltreché il livello di integrazione e di sicurezza della città. Dobbiamo riconoscere un diritto che non riguarda soltanto le persone con disabilità ma tutti i cittadini che incontrano ostacoli sul loro cammino, quando hanno una disabilità temporanea o, ad esempio, accompagnano una carrozzina con il bimbo”.

“Il PEBA  dovrà integrarsi con gli atti di programmazione urbanistici e dei servizi, nonché con il Regolamento Edilizio Comunale, utilizzando il 10% degli oneri di urbanizzazione, così come stabilito dalla legge regionale n. 15/1989, la quale disponeva che i Comuni “devono destinare una quota non inferiore al 10 per cento delle entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione ai fini dell’abbattimento delle barriere architettoniche e localizzative per le opere, edifici ed impianti esistenti di loro competenza istituendo a tal fine un apposito capitolo di bilancio”.

Questa, invece, la posizione del Comune: “Nonostante si sia sottolineato come, nella realtà dei fatti, l’amministrazione abbia già iniziato a lavorare su tutti i punti presentati, la mozione è stata approvata all’unanimità. Marta Gaia, consigliere delegato al superamento delle barriere architettoniche, infatti, ha iniziato a lavorare da subito a queste tematiche, raccogliendo materiale e gettando le basi per riuscire a realizzare interventi ad hoc in tutta la città”.

Afferma Marta Gaia: “La scelta dell’amministrazione di dare per la prima volta ad una consigliera la delega al superamento delle barriere architettoniche, non è casuale. Sicuramente non siamo abituati ad affibbiarci titoli solo per il gusto di averli, ma vogliamo lavorare seriamente specie su tematiche così importanti. Entro fine anno sarà dato incarico a un professionista per lo studio del piano eliminazione barriere architettoniche (PEBA), nel frattempo sto raccogliendo materiale e dati sulle barriere ancora presenti nella nostra città sia attraverso incontri con la consulta dei disabili, colloqui con i cittadini, confronto con i tecnici comunali e contatti con le aziende trasporti per valutare i sussidi presenti sui mezzi transitanti sul territorio”.

Conclude Gaia: “Sicuramente ciò che non è stato fatto in 32 anni (quando è stata introdotta la normativa per l’adozione del PEBA) non possiamo farlo in pochi mesi, ma entro fine anno daremo incarico ad un professionista per realizzare un preliminare del PEBA, a tal proposito sono state già previste le risorse, e, nel frattempo, è nostro intento continuare a lavorare per l’abbattimento di alcune barriere architettoniche presenti, a tal fine attualmente abbiamo 15 mila euro che impegneremo proprio in tal senso”.

Il consigliere Giorgio Cangiano sottolinea: “Abbiamo la consapevolezza dell’importanza di ottemperare ad un adempimento di legge, questa Amministrazione ha già attivato passaggi propositivi in tal senso, ma proprio per la rafforzare la volontà di continuare questo percorso tutti insieme, abbiamo deciso di votare la mozione all’unanimità”.

Presente nella sala consigliare Max Biovi, disabile che da sempre lotta per ottenere un impegno concreto per il superamento delle barriere architettoniche. Biovi, che in questi mesi ha incontrato più volte la consigliera Marta Gaia, ha ringraziato l’amministrazione per l’importante risultato ottenuto.

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