Affondo

Varazze, M5S all’attacco: “Chiusura della discarica una presa per i fondelli per i varazzini”

“In campagna elettorale Bozzano aveva promesso di dimettersi se non avesse chiuso la discarica nel 2020”

discarica Varazze Ramognina
Foto d'archivio

Varazze. “Chiusura della discarica una presa per i fondelli per i varazzini”. È questo l’attacco del Movimento 5 Stelle di Varazze, che non ha risparmiato dure critiche all’operato del sindaco Bozzano.

“Abbiamo ancora nelle orecchie, – hanno proseguito i pentastellati, – la promessa del sindaco Bozzano nella campagna elettorale di dimettersi se non avesse chiuso la discarica nel 2020, abbiamo ancora in mente il punto fondamentale della sua precedente campagna elettorale: chiuderò la discarica (nel primo mandato)”.

“Oggi veniamo a sapere che sarà giocoforza applicare l’addizionale Irpef a tutti gli abitanti; il processo di chiusura dovrà prima vedere un progetto di bonifica da presentare alla Regione attendendo le eventuali controdeduzioni’”.

“E ancora ci saranno da capire i costi di conferimento che saranno adottati dalla discarica di Vado. Lo diciamo chiaramente, ci sembra un prendere tempo bello e buono, preparando il terreno per prorogare la chiusura, magari per il raddoppio”.

“Ma come, da più di cinque anni si parla di chiusura discarica e non si è ancora fatto un piano finanziario analizzando gli ovvi aumenti dei costi e studiando dove si reperiscono i fondi per la bonifica approfondendo cosa si potrà fare nel sito bonificato?”.

“Varazzini ci permettiamo di affermare che in questi anni siamo presi in giro. Si vuole tenere aperta la discarica, raddoppiarla? Ditelo, abbiate il coraggio di dirlo, non ricordatevi a scoppio ritardato che vanno presentati piani, aumentato irpef e via discorrendo. I cittadini varazzini meritano rispetto”, hanno concluso dall’M5S.

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