Savona. Ci siamo quasi. Domani 4 ottobre inizia il 22° raduno degli alpini, e la città è già adornata a festa: come già affermato dal sindaco di Savona Ilaria Caprioglio e dal presidente di Ascom Laura Filippi l’intera città si è mobilitata da mesi per accogliere al meglio gli alpini provenenti da Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta e Francia.
Cittadini, autorità, commercianti si sono procurati così bandierine tricolori di ogni dimensione e, aguzzando la fantasia, hanno creato composizioni ad hoc per adornare vetrine, balconi e pareti, per una manifestazione che richiama in tutto e per tutto un orgoglio (che talvolta viene a mancare) dell’essere italiani e fieri della propria storia.
Passeggiando per il centro di Savona, infatti, non si può fare a meno di notare le tantissime bandiere poste a incroci, lungo via Paleocapa e corso Mazzini, le vetrine di bar, macellerie, negozi d’abbigliamento e di antiquariato.
In particolare, in via Paolo Boselli quasi tutte le attività commerciali hanno dimostrato il loro entusiasmo nei confronti della manifestazione, ma anche in via Guidobono, Via Niella, Via Luigi Corsi, Via Nazario Sauro, e in buona parte del savonese. Non solo in centro: anche nei quartieri limitrofi, soprattutto a Villapiana, c’è chi si è adoperato per abbellire la propria vetrina.
Per qualche negoziante è diventata anzi una vera e propria sfida riuscire a reperire e mettere in mostra pezzi particolarmente rari e pregiati. E’ il caso ad esempio di “Sotto la polvere” in via Montenotte, dove fanno bella mostra di sé decine di cimeli storici legati agli alpini. “Si parte da una giubba con copricapo a bombetta del 1885 – racconta Sandro, il titolare – per andare ad una divisa completa presente ad Adua il 1° marzo 1896 (ove gli Alpini ebbero il battesimo del fuoco e subirono il 90% di perdite), un ex voto di un alpino, a firma Carlo Leone Gallo del 1898, P.G.R. (Per Grazia Ricevuta) il 1° marzo 1896. Passando poi alla 1° Guerra Mondiale, ci sono vari cappelli fra cui quello delle Fiamme Verdi (i reparti d’assalto arditi degli Alpini), uno di un appartenente al 3° Alpini che conquistò il Monte Nero con un grande dipinto ad olio di Giuseppe Mazzei che riproduce l’avvenimento, e vari cappelli appartenuti ad alpini ‘savonesi’ con foto. Infine un manichino del 1° Reggimento alpini – Battaglione Ceva, di un alpino che con quell’uniforme nella 2° Guerra Mondiale fece tutta la ritirata di Russia e con cui, il 26 gennaio 1943, combatté a Nikolajewka”.
L’iniziativa di addobbare le vetrine a tema è nata per il concorso indetto per queste tre giornate di festa che vedrà la premiazione della vetrina vincitrice domenica 6 ottobre, ma anche chi non ha partecipato ufficialmente ha deciso di contribuire all’abbellimento della città con qualche dettaglio tricolore come fiocchi o cappelli della tradizionale divisa degli alpini.
A dare il benvenuto al corpo degli alpini, anche gli abitanti che fanno sventolare grandi bandiere su balconi e facciate dei propri palazzi, colorando la città, a dimostrazione di una vicinanza particolare agli ospiti che animeranno la città savonese con sfilate, fanfare, convegni dedicati, che si sviluppano in questa tre giorni di penne nere.
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