Albenga. Pino: “Cose da pazzi”. Vale: “Una follia”. Simona: “Mettere le multe a chi sporca no eh? Troppo logico”. Marina: “Ma siamo tutti fuori di testa”. Enrica: “Pezzenti”. Patrizia: “Roba da matti”. Benedetta: “Che vergogna”. Paolo: “Un delirio psicotronico”. Marcella: “Ridate subito i soldi alla signora e vergognatevi”. E potremmo andare avanti per parecchio.
Sono decine e decine i commenti di questo tenore sotto la notizia data ieri da IVG: una signora è stata multata di 109 euro perché, nel pulire di sua spontanea iniziativa un punto panoramico dell’Aurelia da Alassio ad Albenga (effettuando pure la differenziata), ha gettato i rifiuti nei cassonetti del centro di Albenga invece che nel territorio di Alassio. Incorrendo così nella sanzione amministrativa.
Un gesto fatto con nobile intento che però le si è rivoltato contro. Scatenando l’indignazione dei lettori. E nel mirino è finito il Comune di Albenga, “reo” secondo loro di aver fatto rispettare la normativa senza applicare i distinguo suggeriti dal buon senso. “Invece di premiarla l’hanno sanzionata, siamo proprio il paese delle banane” tuona Mirco. Un concetto ripetuto da tanti. Simone: “Esempio di cieca burocrazia all’italiana che rovina il paese e demotiva le sue coscienze migliori”. Valeria: “Invece che ringraziare una povera donna per quello che fa vi comportate così nei suoi confronti?”. Daniela: “In Italia chi compie buone azioni viene punito”. Gian: “Un po’ di elasticità mentale e buon senso non guasterebbero, siete ridicoli”. Giuseppe: “Chiudere un occhio e anzi darle un premio no eh? In compenso chi sporca la fa franca”. Eccetera eccetera.
Qualcuno se la prende con l’assessore Mauro Vannucci che ieri, commentando l’episodio, ha difeso l’operato comunale (“Apprezzo lo scopo della signora, ma purtroppo dura lex sed lex”). Più d’uno chiede a gran forza che sia lui a pagare la multa. “E se non lo fa – aggiunge Liliana – mettiamoci tutti d’accordo per contribuire al pagamento della sanzione al posto della signora”.
E’ così che nasce l’idea: “Si può fare una colletta e donare alla signora in questione almeno 500 euro?” scrive Giuseppe rivolgendosi direttamente a IVG. L’obiettivo della raccolta fondi sarebbe “ringraziarla di quattro cose: la prima di esser un esempio di buona volontà, la seconda di averci dato un ulteriore riprova della cecità delle ‘istituzioni’, la terza (in particolare per gli albenganesi) un ottima testimonianza dall’assessore, da ricordare alle prossime elezioni”. La quarta, infine, “di darci la possibilità di rispondere (una volta tanto) con i fatti e non soltanto con l’indignazione su internet”.
I lettori che volessero partecipare al pagamento della sanzione possono contattare la redazione all’indirizzo comunicati@ivg.it per essere messi direttamente in contatto con la donna.