Albenga/Alassio. Dopo il polverone scatenato dalla sanzione, la donna alassina multata per aver ripulito la zona panoramica tra Alassio e Albenga torna a parlare e sposta il “caso” sulla questione ambientale, anzichè sulla multa ricevuta dal Comune ingauno per aver conferito i rifiuti raccolti nel centro albenganese.
“Quello che ad oggi mi lascia perplessa non è solo la questione della multa per aver conferito i rifiuti in un Comune diverso dal mio, ma che si sia dato risalto alla questione politica più che al problema reale del degrado ambientale – afferma -. E’ chiaro che il punto focale è scivolato in secondo piano. L’amarezza per la contravvenzione passa, ma la sporcizia rimane!”.
“Il mio intervento era ed è rivolto a dare importanza al nostro territorio, mantenendolo pulito ed in ordine. Per me raccogliere i rifiuti abbandonati in una piccola zona che si affaccia sul mare è un modo per prendermi cura della bellezza che mi circonda. Ecco perché continuerò a farlo, anzi inizierò a formare dei gruppi di persone che, una volta al mese, si offrano volontari per ripulire piccoli spazi che ridiano visibilità e lustro alle nostre coste” aggiunge, rilanciando così la sua azione per tutelare il territorio e i tratti costieri più degradati.
“Per questo motivo invito chiunque sia sensibile a queste problematiche a rendersi disponibile per poterlo fare insieme. Questo caso ha smosso molte persone che hanno a cuore il nostro splendido territorio, che merita attenzione e rispetto: questo è il fatto importante”.
“In questi giorni sono state fatte tante parole… Ma è con i fatti che possiamo dimostrare che si può operare civilmente, questa volta conferendo la raccolta nei punti giusti…” conclude la donna alassina.