Vado Ligure. “Agli esponenti del Pd che si divertono a criticare e fare la morale a danno dei cittadini, visto che sono tornati al Governo senza la volontà popolare sarebbe almeno richiesto di lavorare per semplificare quel groviglio di norme che il Pd stesso ha prodotto e che, dal Codice degli appalti in giù, ritardano costantemente il lavoro ai privati e alla Pubblica Amministrazione”. E’ la stoccata con cui il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, risponde al Partito Democratico dopo le accuse legate alle opere a terra connesse alla piattaforma Maersk del porto di Vado Ligure (leggi l’articolo).
Il Pd, infatti, con un comunicato stampa, ha punzecchiato Toti: “Apprendiamo con un certo stupore che la giunta regionale si accorge soltanto ora che la nuova piattaforma di Vado Ligure, una delle opere portuali più importanti a livello nazionale, verrà inaugurata fra due mesi senza poter contare sulle infrastrutture a terra, necessarie alla movimentazione delle merci che i grandi carghi in attracco dovranno veicolare”. Critiche giunte dopo il vertice di ieri a Vado Ligure.
Toti però “rovescia” l’accusa, incolpando il Codice degli Appalti e invocando un intervento del Governo per snellire le procedure. “Ora che sono tornati ad occupare le agognate poltrone, si muovano per dare una mano in tal senso – scrive riferendosi al Pd – Ma già so che non faranno nulla di tutto questo”.