Analisi

Maltempo e mobilità, Italia in Comune: “Servono infrastrutture in grado di sostenere eventi atmosferici estremi”

"E' ancora possibile, dinanzi ad eventi metereologici come quelli che abbiamo vissuto negli ultimi giorni, parlare di eccezionalità?"

Allerta meteo 20 ottobre, le foto dei lettori

Savona. “E’ ancora possibile, dinanzi ad eventi metereologici come quelli che abbiamo vissuto negli ultimi giorni, parlare di eccezionalità? O non è forse il caso prendere atto che i cambiamenti climatici hanno trasformato in ordinari eventi che fino a pochi anni fa potevano essere considerati fuori dalla norma ed occasionali?”. Se lo domandano i membri della sezione “Angiola Minella” di Savona di Italia In Comune.

“Il cambiamento è davanti agli occhi di tutti, e, dopo ogni evento, si susseguono le dichiarazioni di solidarietà, la conta dei danni, nei casi più tragici, il cordoglio per le vittime. Non è più procrastinabile un approccio diverso alla tutela ambientale, basato sulla prevenzione e sulla messa in sicurezza di infrastrutture vecchie e nuove. E’ socialmente, economicamente ed umanamente conveniente intervenire per prevenire gli impatti negativi del clima sul nostro modo di vivere, invece di intervenire a posteriori per curare il territorio”.

“La mobilità è uno dei diritti fondamentali delle persone ed oggi viene messa in discussione, anche lungo arterie strategiche come l’Aurelia, da allagamenti, frane, smottamenti che, lungi dall’essere imprevedibili, si verificano puntualmente e pressoché negli stessi posti, costringendo ad intervenire con provvedimenti tampone che non fanno che procrastinare la necessità di interventi strutturali, ma sprecando risorse, energie, tempo e, ahimè, vite umane. Anche i collegamenti ferroviari non sono esenti da rischi dovuti alle precipitazioni, come i ritardi e le cancellazioni dei giorni scorsi dimostrano, costringendo centinaia di nostri concittadini pendolari ad odissee inenarrabili”.

Secondo Italia in Comune “tutelare l’ambiente non significa dire dei no a nuove infrastrutture di cui la Liguria ha estremamente bisogno, ma, al contrario, occorre realizzare infrastrutture moderne ed in grado di sostenere l’impatto di eventi atmosferici estremi, vista la caratteristica orografica del nostro paese e della nostra regione, privilegiando, ove possibile, un sistema di trasporto collettivo a basso impatto. Nel programma di governo nazionale e regionale quello della prevenzione ambientale deve essere un tema da mettere in prima fila, e non più relegato tra le “varie ed eventuali” quasi fosse un fastidio di cui doversi occupare nei ritagli di tempo, sperando nella buona sorte”.

“Un programma di investimenti deve essere varato, anche contrattando con l’Europa la possibilità di realizzarlo al di fuori delle compatibilità per le ricadute positive che questo avrebbe sia in termini di risparmio di vite umane che di occupazione e di sviluppo economico del territorio non più chiamato a sopportare i rischi ed i danni, ma creando un circolo virtuoso di progettazione e realizzazione delle infrastrutture. Varare un piano di intervento strutturale che coinvolga le amministrazioni comunali e non vissuto in maniera verticistica e lontana dalla reali necessità è l’unica strada che ci potrebbe consentire di uscire dalla spirale delle allerte che ormai si susseguono a ritmi quasi settimanali, ogni volta che le previsioni attendono pioggia, proprio per la fragilità del nostro territorio abbandonato all’incuria per l’abitudine di intervenire a posteriori”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.