Cairo Montenotte. Vengono chiamati per una segnalazione di lite in famiglia, ma al loro arrivo il diverbio si è già concluso “da solo” e senza conseguenze, e i carabinieri intercettano e arrestano un pusher piuttosto “sfortunato”. A finire in manette è stato B.Z. di 44 anni, residente a Carcare poiché trovato in possesso di un involucro contenente 11 grammi di cocaina.
L’operazione è stata condotta dai carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della compagnia di Cairo, con il supporto di personale del Nucleo Operativo e della Stazione di Carcare.
Il provvedimento è stato eseguito nella serata di ieri, nel corso di un intervento effettuato in una abitazione di via Pighini, per una chiamata al 112 che segnalava una lite in famiglia. Quando i militari sono arrivati sul posto hanno notato un uomo, già conosciuto come dimorante a Carcare, scendere dalle scale che, alla richiesta dei militari, ha riferito di “essere appena uscito dalla casa della fidanzata”.
Ritenendo che potesse essere collegato alla richiesta di intervento, è stato bloccato dai militari ed invitato ad indicare l’abitazione della fidanzata, ma appena salita la prima rampa di scale e vistosi impossibilitato ad allontanarsi ha ammesso di avere detto una bugia e che, in realtà, stava cercando di allontanarsi dopo avere buttato per terra dello stupefacente.
Effettivamente i carabinieri hanno rinvenuto per terra un involucro all’interno del quale i successivi accertamenti hanno permesso di documentare la presenza di 11 grammi di cocaina. Accertato che l’uomo non aveva attinenza con la richiesta di intervento al 112, è stato temporaneamente affidato ai militari di Carcare sopraggiunti in supporto e successivamente, verificato che di fatto la lite in famiglia non aveva avuto alcuna conseguenza e non erano necessari provvedimenti urgenti, accompagnato in caserma, dove è stato formalizzato l’arresto in flagranza per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Informato il Pubblico Ministero di turno dell’avvenuto arresto, ha disposto la misura degli arresti domiciliari e la traduzione nella mattinata odierna davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Savona per l’udienza di convalida dell’arresto ed il successivo giudizio con rito direttissimo. La sostanza stupefacente è stata sequestrata.