Conto salato

Il Comune presenta il “conto” ad Alassio Ambiente: sanzioni per mezzo milione di euro 

Detrazione costo servizi non svolti e applicazione di penali: 478mila euro di multa

spazzatura alassio

Alassio. “Abbiamo deciso di affidare a Sat il servizio per via degli scarsi risultati nella raccolta dei rifiuti e nella pulizia della città ottenuti da Alassio Ambiente. E comunico che, dopo le contestazioni, per loro arriveranno sanzioni per circa 500mila euro”.

Le parole sono dell’assessore all’ambiente di Alassio Giacomo Battaglia, sono datate 10 ottobre 2019 e sono state pronunciate nell’ambito del consiglio comunale in cui, dopo la sentenza del Tar, è stato dato il via libera all’assegnazione del servizio di raccolta rifiuti e pulizia della città, in house providing, a Sat spa di Vado Ligure.

Parole a cui, come piace sempre sottolineare al sindaco (sospeso) Marco Melgrati, hanno fatto seguito i fatti, con sanzioni per Alassio Ambiente di ben 478mila euro.

Numerosissime le detrazioni del costo di servizi non svolti ma anche e soprattutto le contestazioni, che riguardano: percentuale di raccolta differenziata negativa; tasto di riciclaggio e recupero; personale in servizio; corsi di formazione; ufficio amministrativo; attività di comunicazione; parco mezzi; attrezzature presenti nel centro di raccolta comunale; adeguamento del centro di raccolta comunale; orari di apertura del centro di raccolta comunale.

Il tutto in attesa dell’entrate in servizio di Sat, che dovrebbe partire, salvo imprevisti (esito del ricorso al Consiglio di Stato presentato da Alassio Ambiente), ai primi di novembre 2019. Una storia lunga e intricata, quella che ha visto coinvolti, seppur su piani diversi, Comune, Alassio Ambiente e Sat, andata avanti per mesi tra attacchi, più o meno velati, ricorsi e colpi a carte bollate.

La consortile Alassio Ambiente ha preso in mano il servizio nel 2016. La scadenza del contratto era prevista per il 15 agosto scorso. Ad aprile, però, il consiglio comunale di Alassio ha stabilito di acquisire alcune quote della Sat spa di Vado Ligure per poter poi procedere con l’affidamento “in house providing” dello stesso servizio di igiene ambientale.

Alassio Ambiente, però, non è stata a guardare e ha presentato ricorso al Tar della Liguria chiedendo l’annullamento degli atti che hanno portato all’affidamento “in house” del servizio alla Sat di Vado. Il Tribunale Amministrativo Regionale, inizialmente aveva stabilito di sospendere temporaneamente l’efficacia di tali provvedimenti e quindi di “congelare” l’affidamento del servizio a Sat, salvo poi respingere il ricorso di Alassio Ambiente.

Querelle finita? Assolutamente no, come dimostrato dal nuovo ricorso formulato da Alassio Ambiente al Consiglio di Stato, il cui responso è atteso a giorni: in caso di respingimento, l’iter proseguirà senza intoppi con l’entrata in scena di Sat a partire dai primi giorni del mese di novembre; in caso contrario, la partita si riaprirà nuovamente e con un esito tutto da riscrivere.

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