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Fughe sanitarie, dibattiti in Regione. Salvatore (M5S): “Serve un piano programmatico per arginarle”

L’assessore ha ricordato l’attivazione di misure per la presa in carico globale del paziente da parte dei dipartimenti interaziendali

salute medico medicina

Regione. Quest’oggi il consiglio regionale ha discusso un’interpellanza presentata da Alice Salvatore (Mov5Stelle) e sottoscritta da tutti i consiglieri del gruppo, in cui si chiede alla giunta perché non sia stato fatto un piano di intervento per arginare i costi legati al preoccupante e “oneroso fenomeno della mobilità sanitaria passiva extraregionale (il cui saldo è negativo per il 2018 essendo stato pari a meno 53 milioni e 588 mila euro), con l’obiettivo di investire sulle strutture già esistenti e su un’offerta sociosanitaria di qualità, per una progressiva riduzione delle ‘fughe’ e una contestuale creazione di poli di eccellenza medica”. Salvatore ha ricordato che l’assessore competente ha più volte espresso la volontà di ridurre la mobilità passiva.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha ricordato che le fughe sanitarie hanno avuto un’impennata fra il 2008 e il 2012, dopo di che c’è stato un andamento stabile: “Le misure messe in atto sono pianificate nel piano sociosanitario regionale entrato in vigore nel gennaio 2018”. L’assessore, infine, ha ricordato l’attivazione di misure per la presa in carico globale del paziente da parte dei dipartimenti interaziendali, proprio per evitare le “fughe” e ha illustrato nel dettaglio i settori dove c’è stato un calo del fenomeno, con le conseguenti ricadute economiche positive, e ha citato il Gaslini, come un caso in cui c’è stato un incremento della mobilità attiva.

Salvatore: “I pazienti liguri preferiscono farsi curare altrove, anziché rivolgersi al servizio sanitario offerto dalla propria Regione. Da tempo auspichiamo che si prepari un piano di intervento per arginare gli ingenti costi legati a questo preoccupante e oneroso fenomeno, noto come ‘mobilità sanitaria passiva extraregionale’. Fenomeno che per il 2018 ha generato un saldo negativo pari a -53.588.466 euro”.

“Come M5S avevamo più volte chiesto che la giunta approntasse un piano programmatico con l’obiettivo di investire sulle strutture già esistenti e su un’offerta sociosanitaria di qualità. Azioni che porterebbero a una progressiva riduzione delle ‘fughe’ con una contestuale creazione di poli di eccellenza medica”.

“Se i cittadini liguri sono disposti a fare chilometri per farsi curare, fino in Piemonte, in Lombardia o in Toscana, il dovere delle istituzioni è elaborare un piano per risolvere la situazione. L’assessore competente Viale e la giunta approntino quanto prima un piano programmatico per arginare questo fenomeno degradante, che toglie risorse preziose alla nostra sanità, impoverendola sempre più. Ai cittadini liguri va garantito non solo il diritto di curarsi nella propria regione, vicino a casa, ma anche di poterlo fare con l’eccellenza che si meritano”, conclude Salvatore.

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