Andora. “Era in mare e nuotava con molta difficoltà a pelo d’acqua. L’ho recuperato, l’ho riportato a riva e poi in porto, ma purtroppo alla fine non c’è stato nulla da fare”.
È il racconto di V.M. pescatore andorese esperto di pesca subacquea. Ieri, nel pomeriggio, si trovava proprio in mare, ad Andora, all’altezza di Capo Mele, quando ha visto qualcosa di “strano” in acqua.
“Si trattava di un cinghiale, – ha raccontato ai microfoni di IVG.it. – Era palesemente ferito, pieno di escoriazioni, ma nessuno dei ‘segni’ sul corpo era riconducibile a battute di caccia. Nuotava male, non muoveva le zampe dietro e la corrente lo stava trascinando a largo. Sono riuscito a recuperarlo e farlo salire sula barca e l’ho riportato a riva”.
“Stremato, si è andato a sdraiare in un angolo. Speravo si rialzasse e andasse via, ma evidentemente le ferite erano troppo gravi e al mio rientro era ancora lì. A quel punto, l’ho recuperato nuovamente, l’ho trasportato in porto, ad Andora, e abbiamo allertato la sezione veterinaria dell’Asl”.
“A giudicare dalle ferite, stando al parere del personale medico, il cinghiale probabilmente è stato investito mentre attraversava la strada ed è stato sbalzato in mare. Abbiamo fatto davvero il possibile, ma le ferite era davvero gravi e, alla fine, per il povero animale non c’è stato nulla da fare”, ha concluso V.M.