Disappunto

Chiusura biglietterie: “Da ottobre colpite altre 5 stazioni, ma l’assessore Berrino si ritiene estraneo”

I cittadini e i rappresentanti delle categorie sostenitrici del ricorso al TAR contro le ultime esternazioni dell'assessore regionale ai trasporti

Giovanni Berrino

Provincia. In una nota congiunta, il comitato pendolari levante ligure, il comitato difesa trasporti Valle Stura ed Orba, il comitato pendolari Savona-Genova, il comitato delle Cinque Terre e il WWF-Italia-Liguria esprimono il loro disappunto in merito alle ultime affermazioni dell’assessore regionale ai trasporti Gianni Berrino relative alla chiusura delle biglietterie.

“Trenitalia procede come programmato da tempo, in linea con ‘l ‘efficientamento dei costi relativi alla rete di vendita e il potenziamento dei canali alternativi’, uno tra i fondamentali obiettivi del CdS firmato con la regione Liguria a gennaio 2018”

“A quasi due anni dall’entrata in vigore del contratto, a pochi giorni dalla chiusura definitiva delle biglietterie di Taggia Arma, Pietra Ligure, Varazze, Genova Pegli e Recco – commentano nella nota – l’ assessore Berrino, sollecitato a rispondere a chi chiede che venga garantito un servizio pubblico essenziale, chiarisce ai cittadini che il contratto non esplicita nulla in merito e che l’efficientamento può essere realizzato in modi diversi”.

E precisano: “Peccato che non ci riveli quali e che non sia possibile venirlo a sapere in nessun modo, perché lo stesso piano economico finanziario (PEF) è secretato. L’unica cosa che ci rivela, è che Lui intende il contratto in modo diverso da come lo intende Trenitalia! E se il CdS è interpretabile in opposti sensi sul tema delle biglietterie, in quanti e quali altri settori ciò che la Regione legge bianco, può essere letto come nero dalla controparte?”

“Un contratto non può essere né oscuro né interpretabile, men che meno se quindicennale e se impegna il bene pubblico, di cui i contraenti sono solo custodi, e non proprietari. Carissimo assessore, Lei, con le Sue affermazioni, ha reso plasticamente evidente i motivi per cui il Contratto di Servizio debba essere necessariamente riscritto” concludono.

 

 

 

 

 

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