Cairo Montenotte. Roberto Abbaldo, al termine dell’allenamento, ci rilascia, in esclusiva, una intervista a tutto tondo, commentando l’inizio campionato del Bragno.
“L’inizio di stagione, partendo da luglio e agosto, i mesi del mercato, è stato complicato, per la scelta di ripartire da zero, cambiando la guida tecnica (ndr, Robiglio per Cattardico) e gran parte dell’organico – afferma Abbaldo – e questo ha richiesto un grande dispendio di energie, per riuscire a costruire una compagine competitiva, e credo, in parte, di essere vicini al nostro intento… questa squadra sta diventando una squadra, un gruppo di ragazzi giovani, con prospetti interessanti, che sta lavorando bene, però che necessita di alcuni innesti per essere completato”.
“Ci vuole del tempo e pazienza per conoscersi, soprattutto serve del tempo al mister per riuscire a trovare una quadratuta tecnica, siamo partiti molto forte, qualificandoci in Coppa Italia all’interno di un girone difficile, affrontando Legino e Ceriale, attrezzate per disputare un campionato di alta classifica, mentre nelle prime due giornate di campionato abbiamo ottenuto quattro punti con due squadre forti come Praese e Ventimiglia, mentre, ultimamente, è arrivato qualche risultato meno buono, anche se devo dire, che sul piano del gioco, la squadra mi è sempre piaciuta, con il Legino è arrivata una sconfitta esterna, che grida vendetta… a Celle abbiamo dimostrato di stare in campo molto bene, sono stati gli episodi a fare la differenza, mentre con la Loanesi non abbiamo tramutato in goal, una superiorità tecnica importante”.
“Dal punto di vista delle prestazioni la squadra sta giocando un buon calcio, mister Robiglio sta facendo tuuto quello che gli ha chiesto la società e sono estremamente contento della mia scelta, perché il tecnico è una persona molto intelligente, che sa di calcio, certamente dobbiamo crescere e maturare, cercando di eliminare i limiti di una squadra giovane”.
“Sono ottimista per il futuro, questa è una squadra, che come in tutti i percorsi di crescita, vive di alti e bassi, noi possiamo vincere e perdere con tutti… perché non abbiamo ancora una fisionomia delineata. Sono contento dell’arrivo in società di una figura come quella di Franco Pizzorno, che ci darà una grossa mano, molto più avanti capiremo quali sono le nostre reali qualità, per darci degli obiettivi anche di classifica”.
“Per quanto riguarda il campionato in generale, la Sestrese è una compagine di assoluto livello, con due attaccanti come Anselmo e Akkari, che fanno invidia a compagini di categoria superiore, una squadra completa in tutti i reparti, con giovani molto bravi. Per quanto riguarda la lotta per entrare nei play off, ci sono tante squadre attrezzate, il Taggia è appena sotto la Sestrese, poi altre squadre hanno organici competitivi, ad esempio come Ventimiglia, Ceriale e il Legino del bomber Romeo”.
“La sorpresa di questa prima parte della stagione è la Praese, che abbiamo battuto all’esordio del torneo, giocando una grande partita di grande qualità… loro hanno mantenuto l’organico dello scorso anno, rinforzato da due/tre innesti di qualità, dispongono di giocatori molto bravi per la categoria, un allenatore (ndr, mister Fabio Carletti), che li dispone molto bene in campo, hanno ritmo, voglia, insomma sono una squadra vera, secondo me possono ambire ai play off…”.