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Consiglio regionale, entro l’anno il bando di concorso per operatori socio-sanitari

La conferma è arrivata direttamente dall'assessore regionale alla sanità Sonia Viale, M5S e Pd: "Era ora..."

Pietra Medica”, un servizio per la popolazione

Provincia. Il consigliere regionale di “Forza Italia” Claudio Muzio esprime la propria soddisfazione per la conferma, da parte dell’assessore alla sanità Sonia Viale, dell’uscita entro la fine dell’anno del bando di concorso regionale per operatori socio sanitari, per un fabbisogno di circa 500 unità.  

Su questo argomento sono state presentate un’interpellanza e un’interrogazione, discusse entrambe oggi in consiglio regionale; la prima è stata illustrata da Sergio Rossetti (Pd) ed era sottoscritta da tutto il gruppo e dai consiglieri di Linea condivisa, la seconda da Alice Salvatore (Mov5Stelle) ed era sottoscritta da tutto il gruppo. Rossetti ha chiesto alla giunta perché, malgrado il fabbisogno di operatori socio sanitari sia ampiamente superiore alle 500 unità, si ritenga di mantenere questo numero di posti nell’annunciato bando regionale e se è possibile il reclutamento con la modalità dell’avviso di chiamata pubblica per 20 operatori socio sanitari con contratto a tempo indeterminato presso l’Asl 2 che preveda l’inquadramento nell’organico delle aziende con la categoria B anziché con la categoria BS come previsto dal Contratto Nazionale della Sanità Pubblica.

Salvatore ha chiesto se il riconoscimento dell’esperienza pregressa all’interno del concorso sarà allargata anche a coloro che, per effetto di una vertenza sindacale, hanno visto riconosciuto soltanto due anni fa il loro contratto da Operatori Socio Sanitari (OSS) in luogo della precedente posizione di operatori addetti alle pulizie e se prevede la possibilità di servizi socio-sanitari aggiuntivi per impiegare tutti gli idonei, ma non vincitori, della procedura concorsuale.

L’assessore alla sanità Sonia Viale ha spiegato: “Per quanto riguarda il bando per OSS, da un lato vi è il fabbisogno specifico dell’ASL 5 spezzino di158 unità circa mentre, per quanto riguarda il fabbisogno regionale, sicuramente arriveremo a 500 unità”. Viale ha dichiarato, inoltre, che Asl 2 ha revocato la procedura di selezione per l’assunzione di 20 OSS tramite chiamata all’Ufficio per il collocamento. L’assessore ha quindi sottolineato: “L’anno scorso la giunta ha fatto il bando per gli infermieri. Quest’anno bandiremo il concorso per OSS perché dall’anno prossimo cambierà una normativa, che non consentirà più di far scorrere le graduatorie”.

Rispetto agli ultimi quesiti posti l’assessore ha risposto: “Se il riconoscimento dell’esperienza pregressa sarà allargato anche a coloro i quali hanno vinto una vertenza sindacale, non è possibile attribuire punteggi nei titoli di carriera per qualificare l’attività lavorativa svolta nel settore privato e il possesso del titolo formativo costituisce requisito di ammissibilità, il quale nulla ha a che fare con l’eventuale esperienza lavorativa maturata”.

Viale ha concluso: “La formazione di una graduatoria consente il suo scorrimento per coprire qualsiasi esigenza di servizio che rientri nell’ambito del profilo e delle competenze degli operatori socio-sanitari. Quindi la mia è una risposta affermativa rispetto al secondo quesito del consigliere Salvatore, con la problematica che dall’anno prossimo, però, tutti i concorsi banditi non potranno beneficiare di questa opportunità”.

“Il varo del bando entro la fine dell’anno è una buona notizia, perché il concorso per operatori socio-sanitari in Liguria è atteso da 10 anni – ha dichiarato Muzio a margine dell’ordine seduta di consiglio regionale, in cui sono state discusse due interpellanze presentate sul tema dalle opposizioni – dopo l’istituzione dell’elenco regionale degli operatori socio sanitari in esito all’approvazione in consiglio della legge numero 27 del 2018 di cui sono stato cofirmatario”.

Aggiunge il rappresentante di Forza Italia: “Il concorso costituisce un’altra tappa per rispondere ad un bisogno reale del nostro sistema socio-sanitario. Gli OSS infatti sono ormai una figura centrale nel rapporto tra i pazienti e il sistema; sono, soprattutto per le persone anziane, un punto di riferimento diretto ed irrinunciabile. Bandire il concorso entro la fine del 2019 è di grande importanza, anche perché dall’anno prossimo, in base ad una normativa nazionale, non si potranno più scorrere le graduatorie, che si esauriranno con l’assunzione degli idonei per i posti messi a concorso” conclude.

“Da anni ormai attendiamo che in Liguria si concretizzi l’atteso concorso per gli Operatori socio-sanitari (OSS). Quel concorso, come ribadiamo da anni, risponderà a esigenze regionali non più procrastinabili” dichiara la capogruppo regionale del M5S Alice Salvatore nell’odierna seduta consiliare.

“All’assessore Viale abbiamo chiesto se il riconoscimento dell’esperienza pregressa all’interno del concorso sarà allargata anche a coloro che, per effetto di una vertenza sindacale, hanno visto riconosciuto soltanto 2 anni fa il loro contratto da OSS al posto della precedente posizione di operatori addetti alle pulizie. Ho chiesto se Regione Liguria intende prevedere la possibilità di servizi socio-sanitari aggiuntivi, dei quali la Liguria ha immancabilmente bisogno, per impiegare tutti gli idonei, ma non vincitori, della – ci auguriamo imminente – procedura concorsuale”.

“Finalmente ho ottenuto dall’assessore che gli idonei non vincitori siano reimpiegati nei citati servizi socio-sanitari aggiuntivi. Questo era uno degli obiettivi che ci siamo prefissati, visto che la Liguria ha urgente bisogno che vi siano figure professionali pronte”.

“Ho poi fatto presente all’assessore Viale anche, come nel caso specifico della Asl5-Spezzino, sia auspicabile far accedere al concorso anche i lavoratori che per effetto di una vertenza sindacale hanno visto riconosciuto solo 2 anni fa il loro contratto da OSS, in luogo della precedente posizione di addetti alle pulizie, nonostante che, come noto, svolgessero già da molti anni il ruolo di OSS presso diverse aziende private, e abbiano dunque accumulato il requisito minimo di un quinquennio di esperienza come Operatori socio-sanitari. Evitando così che si perpetri una situazione di ingiustizia sociale. Questa condizione riguarda un elevato numero di operatori nel settore dell’Asl 5 Spezzino”.

“Ora auspichiamo che finalmente quest’anno si arrivi davvero a bandire il concorso, tenendo conto anche del quadro che riguarda gli operatori nel settore che rischierebbero altrimenti di essere ingiustamente penalizzati”.

E il consigliere regionale del PD Mauro Righello: “Negli anni scorsi, non sedevo ancora in Consiglio Regionale, ma seguendo i lavori dello stesso in streaming, ascoltavo l’assessore alla Sanità annunciare che la mancanza di organici degli operatori socio sanitari (ben 500 unità), sarebbe stato coperta con imminente concorso. Oggi lo stesso assessore, in relazione alla nostra interpellanza, risponde allo stesso modo… E consiglieri dello stesso partito, suonano la grancassa annunciando grandi assunzioni di operatori socio sanitari. Bene, speriamo sia attuato il provvedimento. Meglio tardi che mai…” conclude ironicamente l’esponente Dem.

“L’assessore Viale non ha fatto alcuna chiarezza sul concorso per operatori sociosanitari promesso da due anni, ma ancora fermo al palo – aggiunge Pippo Rossetti, consigliere regionale del PD ligure -. Alle precise domande che le ho fatto questa mattina in Consiglio regionale la vicepresidente ha, ancora una volta, risposto che il bando arriverà entro la fine dell’anno, ma, come accaduto anche in passato, non ha fornito date o dettagli. L’unica certezza è che i posti che la Regione metterà a disposizione resteranno 500 e cioè pari al fabbisogno calcolato nel 2017. In questi 24 mesi, però, la situazione è cambiata parecchio e le Asl hanno bisogno di molti più operatori sociosanitari. Basta pensare che solo 150 di questi dovranno coprire il fabbisogno dell’Asl 5. Inoltre parecchi degli oss che lavorano oggi negli ospedali liguri sono a tempo determinato, mentre nello spezzino gli operatori sociosanitari hanno contratti di somministrazione, visto che all’epoca della Giunta Biasotti il servizio è stato esternalizzato”.

“Ma al di là dei numeri sono le mancate risposte dell’assessore a preoccuparci. Viale, oltre a non riferire quando ci sarà il concorso, non spiega neppure se sarà bandito per Asl o se riguarderà tutta la regione. Inoltre la vicepresidente della Giunta non spende una parola sulla situazione dell’Asl 4, dove alcuni oss sono stati assunti a chiamata e inquadrati con contratto B invece che BS, come prevede la norma. A Viale ho chiesto espressamente se questi lavoratori fossero rimasti con il contratto B o se fossero stati trasformati in BS, ma l’assessore non ha risposto”.

“Insomma ancora una volta ne sappiamo quanto prima. Il concorso, ripete Viale, ci sarà. Ma non dice quando e come. E intanto molte persone restano senza lavoro (e l’attesa dura da due anni) e molti pazienti non hanno il servizio che meritano, per la scarsa presenza di personale negli ospedali”.

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