Alassio. “Un’iniziativa spontanea, tanto bella quanto soddisfacente, con un risultato finale eccezionale. Non possiamo che ringraziare tutte le persone che, provenienti dalle varie zone della Riviera, hanno reso possibile tutto ciò: sono state davvero tantissime”.

Ha la voce comprensibilmente emozionata, ma anche e soprattutto felice, l’alassina Barbara Testa, promotrice, insieme ad altre 4 donne (tutte indipendenti e slegate da associazioni e istituzioni), di un’iniziativa solidale “particolare” e unica nel suo genere.
Si tratta dell’“Apericapra”, evento che si è svolto ieri all’Hotel Milanesina di Alassio, promosso dal gruppo di AlassioWood per fornire aiuti concreti ai villaggi del Rwanda. Una serata ad offerta libera finalizzata a raccogliere fondi per l’acquisto di capre (dal costo di 25 euro l’una) da donare alle famiglie dei villaggi, che così potranno avviare un’importante attività di allevamento: gli animali rappresentano uno dei pilastri dell’economia locale e possono facilmente fornire sostentamento ai piccoli nuclei.
E lo sanno bene Barbara Testa, Antonella Panero, Federica Damonte, Federica Usanna e Cristina Tarello, che domani si recheranno personalmente ad effettuare il bonifico e che il prossimo 4 novembre partiranno alla volta del Rwanda, dove acquisteranno circa 100 capre, grazie ai 2.576 euro raccolti nell’ambito dell’evento solidale.

“Quello che è successo ad Alassio in questi giorni e in queste ore ha del meraviglioso. Tante persone si sono mosse spontaneamente per acquistare una capra, per fare un’offerta, per consentire a me e alle altre quattro amiche, di portare un aiuto in Rwanda”, ha spiegato Testa, che ha affidato alla sua pagina Facebook il racconto dell’accaduto e le sue emozioni.
“Un aiuto concreto che potrebbe sembrare piccolo, ma che è invece molto importante per le famiglie che non possono permettersi una capra, o anche solo di pagare la mutua per un anno. Faccio un passo indietro. Tutto è nato quasi per caso, da un messaggio di Francesca titolare dell’hotel Milanesina, dove mi chiedeva di cosa avevo bisogno per il Rwanda”.
“Io, un po’ intimorita, ho risposto: ‘Grazie ma siamo a posto, abbiamo tanti vestiti che hanno già preso posto nelle valige che portiamo’. Lei non si è arresa e ha messo in moto il cuore e la mente. Alassiowood ha fatto il resto. E gli alassini e i tanti amici della pagina hanno reso concreto un piccolo sogno. Io e le mie 4 amiche siamo pronte a partire per il Rwanda il 4 novembre, indipendenti e senza legami, pronte a comprare ovviamente capre, ma appoggiare le richieste che ci faranno dalla missione, per quanto potremo. Non abbiamo grandi progetti, ma saranno tutti realizzati. Non rimarranno nel cassetto dei sogni. Senza chiedere tutto è diventato grande, immenso. In tanti hanno dato il loro contributo, in tanti lo faranno”, ha concluso Testa.

La raccolta non si ferma. Domenica, infatti, al ristorante-pizzeria Mané di Albenga è in programma un nuovo appuntamento solidale (un “giro-pizza”) sempre in favore del Rwanda, nell’ambito del quale sarà possibile fare la propria donazione. Il denaro raccolto nell’occasione non sarà utilizzato per l’acquisto di capre, ma per esigenze e necessità (tante) che verranno valutate direttamente sul posto.