L'impianto

Zanelli, deserto il bando per il secondo lotto. Maricone: “Per la gestione della piscina è necessario un accordo”

Il presidente della Rari Nantes Savona ritiene imprescindibile uno sforzo del Comune per supportare la società sportiva

Savona. Sono giorni intensi per la Carige Rari Nantes Savona. Tra impegni sportivi e non, i ragazzi di Alberto Angelini si stanno avvicinando a grandi passi verso l’avvio della nuova stagione agonistica.

Oggi alle ore 19 appuntamento con la grande pallanuoto con la Rari che ospiterà nella piscina Zanelli di Savona la Nazionale giapponese, sicuramente una delle realtà più in crescita a livello mondiale. Per l’occasione sarà possibile assistere alla partita di allenamento dalle tribune.

La settimana si concluderà con la presentazione della prima squadra di pallanuoto, sabato 28 settembre alle ore 17,30, nell’atrio della piscina comunale Zanelli, che sarà preceduta dalla passerella delle formazioni giovanili biancorosse protagoniste della passata stagione agonistica.

A tenere banco, però, era soprattutto il bando del Comune di Savona per la costruzione del secondo lotto della piscina Zanelli, scaduto ieri. Il bando è andato deserto. A novembre scadrà il bando per la gestione del primo lotto. Se n’è parlato a margine della presentazione dell’accordo con Banca Carige.

Maurizio Maricone, presidente della Rari, commenta: “Sono una persona estremamente rispettosa delle decisioni e delle case altrui. Non credo di essere uno che va a fare i conti in tasca agli altri. Mi limito ai fatti. Il bando, così come è stato progettato dal Comune di Savona, evidentemente non era adeguato alla situazione attuale, al mondo economico locale attuale: lo dice il mercato. Esiste sicuramente un obbligo da parte del Comune di riandare a fare un bando, a tentare di trovare una strada per l’affidamento di gestione di questa piscina”.

“Siccome grandi soldi non ce ne sono; l’ente pubblico dice ‘io soldi non ne ho’ e il privato ultimamente pare stia dimostrando che grandi soldi non ci sono – prosegue -. Se faccio un’analisi territoriale è abbastanza facile scoprire che evidentemente oggi non ci sono. Di conseguenza credo che la strada vada cercata in un ragionamento e in un accordo tra le forze private, e la Rari Nantes è una società privata impegnata socialmente e sportivamente sul territorio, e l’ente pubblico di riferimento. Credo che in termini di costruzione di un futuro nella gestione di questa piscina una strada si possa cercare e potrebbe essere un risultato molto interessante, sicuramente per la nostra società che farebbe per l’ennesima volta dei sacrifici, cercando come sempre le risorse”.

“A mio giudizio c’è la necessità di sedersi – ribadisce il presidente -, trovare delle soluzioni che siano percorribili, sia da parte dell’ente pubblico che da parte della Rari Nantes Savona, mettendoci un pezzo di pane per uno. Senza l’aiuto dell’ascolto e di un piccolo sforzo finanziario da parte del Comune probabilmente il percorso diventa difficile. Se però si forma un tavolo e si riesce a ragionare in questi termini in maniera aperta, senza posizioni ideologiche, senza chiusure, senza l’inseguimento cieco della gestione a costo zero, credo che si possano trovare soluzioni interessanti. Confido che il Comune abbia queste intenzioni“.

A concludere è il vicepresidente Giuseppe Gervasio: “Si devono ricordare che questo impianti ha dieci anni e dopo dieci anni ha delle problematiche, quindi chiunque venga dovrà fare degli investimenti e se non ci sono condizioni dal contorno ben preciso nessuno fa investimenti“.

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