Albenga. Al termine di una riunione ad hoc, il pm Chiara Venturi, titolare dell’indagine sulla tragedia avvenuta ieri in via XXV Aprile ad Albenga, ha disposto l’autopsia sul corpo di Salvatore Sorrentino, 78 anni, che ieri avrebbe sparato alla badante russa Elena Lukyanets, di 46, per poi togliersi la vita.
A breve verrà conferito l’incarico e, solo nelle prossime ore, si saprà il giorno in cui verrà svolto l’esame autoptico (potrebbe avvenire già nella giornata di domani).
Il fatto è accaduto ieri mattina e i carabinieri della compagnia di Albenga hanno lavorato incessantemente fino alle tarde ore della notte appena trascorsa per fare luce sulla vicenda attraverso sopralluoghi, raccolta di testimonianze (ieri IVG ha pubblicato quella, piuttosto dettagliata, della vicina di casa di Sorrentino) e indagini certosine.
E gli elementi raccolti dagli inquirenti, almeno per il momento (il condizionale in questa fase è ancora d’obbligo) sembrerebbero propendere per la versione fornita dalla stessa badante, ricoverata all’ospedale di Santa Corona per via della ferita da arma da fuoco.
Ricapitolando la vicenda dal principio, la tragedia è accaduta intorno alle 8,30, all’interno 3 (primo piano) del condominio Ippocampo di via XXV Aprile, quando Sorrentino ha impugnato l’arma contro Lukyanets, accusandola di “stare cercando di avvelenarlo” (l’uomo soffriva di manie persecutorie).
Ha esploso due colpi, uno dei quali ha colpito la donna di striscio ad un polso, mentre il secondo si sarebbe conficcato nel torace, se non fosse stato per un bustino per la schiena indossato dalla donna, che ha attutito l’impatto, di fatto salvandole la vita.
A quel punto, l’arma, una calibro 765, si sarebbe inceppata, permettendo alla badante, in pochi, concitati secondi, di uscire da una finestra dell’alloggio e di raggiungere, scavalcando una fioriera, il terrazzo della vicina, R.S., 55 anni di Albenga, che l’ha messa in salvo, soccorrendola e allertando personale medico e forze dell’ordine.
Sorrentino, accortosi probabilmente del grave atto compiuto pochi minuti prima, ha quindi preso un’altra pistola (una calibro 45) e si è tolto la vita nella sua cucina.