Indagini in corso

Savona, ritrovato senza vita alle Fornaci: l’autopsia per chiarire le cause della morte

La vittima, un 37enne marocchino, potrebbe essere morto per cause naturali, ma vista la presenza di alcuni segni sul collo il pm vuole vederci chiaro

Sala Autopsie Savona Autoptica

Savona. Sarà quasi certamente l’autopsia a chiarire i dubbi sulla morte del trentasettenne marocchino, Abdelhadi Afrani, trovato senza vita all’alba di domenica in corso Vittorio Veneto, all’altezza dei Serenella, a Savona. Apparentemente sul cadavere non c’erano evidenti tracce di violenza, ma sul collo, all’altezza della carotide, sono stati trovati alcuni segni che però potrebbero essere anche compatibili con la postura in cui è stato trovato il corpo dell’uomo (con la testa dentro ad un cassonetto dell’immondizia e il resto del corpo fuori).

Per fugare ogni dubbio ed escludere che il trentasettenne straniero possa essere stato aggredito il pm Marco Cirigliano, che coordina l’indagine dei poliziotti della squadra mobile di Savona, ha deciso di disporre l’esame autoptico. L’ipotesi ritenuta più credibile rimane quella di una morte naturale, imputabile ad un malore (non si esclude provocato da un’overdose), ma sarà il medico legale a doverlo confermare.

Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, l’altra notte, Afrani era in giro insieme ad un connazionale ed una ragazza italiana che poi sono andati sulla spiaggia, mentre lui è rimasto attardato proprio davanti all’isola ecologica dove poi è stato ritrovato esanime appoggiato ad un cassonetto (come se stesse cercando di rovistare oppure se fosse in presa ad un malore e si fosse accasciato sul bordo). L’allarme è scattato intorno alle 5 di mattina quando al 112 è arrivata la richiesta di soccorso.

E’ intervenuta un’ambulanza della Croce Rossa e l’automedica di Savona Soccorso, ma per l’uomo non c’era più nulla da fare e quindi è stata allertata la polizia che ha svolto i primi accertamenti e raccolto le testimonianze delle persone che erano insieme a lui.

Abdelhadi Afrani, che aveva qualche precedente, era irregolare in Italia e di recente era stato colpito da un decreto di espulsione.

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