Obiettivi condivisi

Ospedale di Cairo, l’appello di Xibilia (Cobas): “Torniamo alle assemblee popolari. Un diritto non si chiede, si pretende”

"Decidiamo noi, non chiediamo a qualcuno - sostiene - sono 8 anni che non abbiamo il Pronto Soccorso e coi privati non tornerà mai"

manifestazione ospedale cairo montenotte
Foto d'archivio

Cairo Montenotte. La proposta di un consiglio comunale aperto fatta dal gruppo Ligorio sindaco è stata respinta
dalla giunta di centrodestra. Poteva accadere diversamente? Direi di no”. La critica arriva da Franco Xibilia, portavoce del Cobas Utenti Valbormida.

“Per poter unire il popolo cairese nella lotta per l’ospedale, sono necessari prima di tutto obiettivi condivisi – sostiene – Ossia: l’ospedale deve restare pubblico, ormai sono circa 8 anni che non abbiamo più il Pronto Soccorso e se finirà in mano ai privati non tornerà mai. Le condizioni dell’Ospedale di Cairo le viviamo tutti i giorni. Pertanto, non basta chiedere un consiglio comunale aperto, ma soprattutto non si deve chiedere un diritto sacrosanto. Occorre pretenderlo. Quindi, la strada maestra è il ritorno a frequenti assemblee popolari autonome ed indipendenti, come facevamo nel recente passato”.

“Decidiamo noi, non chiediamo a qualcuno – è dunque l’appello di Xibilia – L’esempio è quello del grande movimento mondiale simboleggiato da Greta Thunberg, che ha portato un milione di persone nelle piazze italiane venerdì 27. Non abbiamo giunte protettive, dobbiamo organizzarci da soli”.

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