Lettera al direttore

Promossi e bocciati

La pagella di Mary

di Mary Caridi

consiglio comunale albenga

L’estate è finita ed è possibile iniziare a tracciare – ad oltre tre mesi dal suo insediamento – un primo bilancio sull’immagine pubblica della nuova amministrazione. Chi sale e chi scende nella mia parzialissima classifica degli eletti nel parlamentino ingauno?

Iniziamo dal sindaco Riccardo Tomatis. Non sarà facile per lui avere un immagine forte, appare infatti ancora alle prese con l’eredità lasciata da un sindaco molto apprezzato come Giorgio Cangiano, riconosciuto anche a livello comprensoriale oltre che dalle minoranze come interlocutore e affidabile” costruttore di intese”. Se la dote di Cangiano era la condivisione, la mediazione, l’ascolto di tutti prima di assumere le decisioni , quella di Tomatis sembrerebbe essere un certo decisionismo, utilissimo per ottenere risultati in velocità, ma rischioso nei tempi lunghi per la tenuta di una maggioranza se prevalesse l’attitudine ad un comportamento che sottovoce e in confidenza alcuni a Palazzo definiscono accentratore e poco incline alla mediazione e all’ascolto.

Quotazioni buone a livello di immagine ed esposizione mediatica per il navigato assessore Vannucci. Ogni volta che vola una foglia lui prende carta e penna e la diffonde. L’assessore sa dove vuole andare e ci sta andando.

Alberto Passino il vice sindaco invece è piuttosto assente dalla scena. Non appare, ma c’è. Alle prese con due assessorati pesanti non riesce ancora a definire la sua immagine, nonostante l’esperienza e le sue indubbie capacità, stenta ad emergere come immagine e visibilità.

Qualche sporadico momento di visibilità per l’assessore all’ambiente Gianni Pollio, altro esperto della politica. Per capire chi vincerà un’elezione amministrativa ad Albenga, basta guardare dove lui è schierato. Ha sempre vinto e fatto parte della maggioranza, di qualunque colore fosse. Un genio della sopravvivenza politica. Gran lavoratore, ma un po’ sottotono a livello di immagine mediatica.

Distilo a intermittenza. Comunicatore per natura e per talento appare e scompare dai media. Ancora alla ricerca della meta da inserire nel navigatore.

Grinta e volontà di fare per Martina Isoleri e Marta Gaia. Riescono ad emergere per iniziative e vivono qualche momento di visibilità, a differenza di altri consiglieri e assessori non ancora pervenuti.

Ed ora passiamo alla minoranza. Frastagliata e divisa, ancora alla prese con la batosta elettorale, appare ancora attonita e disunita.

Debole, debolissima l’immagine di Calleri, un leghista moderato che non appare a suo agio nelle vesti dell’oppositore. Stabile Cristina Porro. Sparigliatore di carte Roberto Tomatis, una traiettoria che lo porterebbe ad essere adatto a rivestire il ruolo di oppositore che gioca però soprattutto nei confronti di Ciangherotti! Un Eraldo un po’ isolato che deve combattere al suo interno oltre che con la maggioranza e che appare dunque appannato nelle sue battaglie e meno efficace.

Naturalmente è ancora presto, questa però è la mia personale fotografia dell’esistente ad oggi.

Mary Caridi

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