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Crescono le assunzioni programmate in Liguria tra settembre e novembre; nel savonese +10,1% di assunti

Il Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in accordo con Anpal, ha fornito i risultati del monitoraggio dei fabbisogni occupazionali delle imprese

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Liguria. Il Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in accordo con Anpal, ha fornito i risultati del monitoraggio dei fabbisogni occupazionali delle imprese nel trimestre settembre-novembre 2019.

In Liguria sono previste 26.250 assunzioni (l’8,2 per cento in più rispetto ad un anno fa), di cui 9.350 a settembre (+7,2 per cento), 9.030 ad ottobre (+7,6 per cento) e 7.870 a novembre (+10,1 per cento): rappresentano il 2,2 per cento del totale nazionale, pari a circa 1milione e 174mila.

Il settore dei servizi assorbirà il 79 per cento delle entrate previste: in particolare si prevedono 4.600 nuove entrate nei servizi alle persone, 4.340 nel commercio, 4.240 nei servizi turistici di alloggio e ristorazione, 2.570 nei servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio e 2.440 nei servizi operativi di supporto alle imprese.

Tra le professioni più difficili da reperire le imprese segnalano i tecnici in campo informatico (il 55,3 per cento delle entrate previste), i progettisti ed ingegneri (54,6 per cento) e gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (53,9 per cento).

Rispetto alla classe dimensionale delle imprese, il 54,2 per cento delle entrate previste nel trimestre riguarderà quelle con meno di 50 dipendenti, il 23,7 per cento le imprese con 50-249 dipendenti e il 22,1 per cento quelle con oltre 250 dipendenti.

Diploma (34 per cento) e qualifica professionale (26 per cento) sono i titoli di studio più richiesti, in linea con la media nazionale.

Per una quota pari al 30 per cento le entrate previste riguarderanno giovani con meno di 30 anni. Rispetto alla tipologia contrattuale proposta, sale dal 25 per cento al 33 per cento la quota di entrate stabili, ossia con contratto a tempo indeterminato.

A Savona, su 6.960 imprese con dipendenti, il 16,2 per cento prevede di assumere nuovo personale nel periodo esaminato: il 18,9 per cento opera negli altri servizi, il 18,3 per cento nelle costruzioni, il 17,1 per cento nel manifatturiero, il 16,5 per cento nel commercio e il 12,2 per cento nel settore turistico.

Delle 3.490 assunzioni (di cui 2.310 tra ottobre e novembre), in crescita del 10,1 per cento rispetto al 2018, anche in questa provincia sono privilegiate figure legate ai servizi turistici: cuochi e camerieri (690), seguiti da operai specializzati nell’edilizia (300) e da commessi (270). Tra le professioni più difficili da reperire vengono segnalati gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche (60,0 per cento), operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici (54,5 per cento) e conduttori di mezzi di trasporto (38,0 per cento).

Rispetto alla classe dimensionale delle imprese, il 63,0 per cento delle entrate previste nel trimestre riguarderà quelle con meno di 50 dipendenti, il 18,3 per cento le imprese con 50-249 dipendenti e il 18,6 per cento quelle con oltre 250 dipendenti.

I titoli di studio più richiesti dalle imprese imperiesi sono il diploma (37 per cento) e la qualifica professionale (28 per cento). Il 30 per cento delle entrate previste riguarderà giovani con meno di 30 anni. Il 39 per cento delle entrate avrà un contratto a tempo indeterminato: era il 25 per cento nello stesso periodo dell’anno scorso.

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