Posizione

Coldiretti: “Pesca e agricoltura non devono essere penalizzati dal clima”

"Costa attacca l'agricoltura più green d'Europa favorendo l' abbandono e dissesto idrogeologico dei nostri territori"

Al Cersaa di Albenga un convegno sull'agricoltura di precisione

Liguria. Paradossale proposta contenuta nella bozza del DL Clima ,da cui si evince un assurdo tentativo di riduzione degli incentivi per i carburanti agricoli, riduzione che colpirebbe i settori della pesca e dell’agricoltura italiana: rappresenta un attacco senza precedenti all’agricoltura più green d’Europa che rischia di condannare all’abbandono e al dissesto idrogeologico gran parte dei nostri territori.

E’ quanto denuncia la Coldiretti, in riferimento al provvedimento del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, sottolineando che la proposta di riduzione dei sussidi ritenuti ambientalmente dannosi, metterebbe a rischio la quotidiana manutenzione del territorio e la competitività del nostro agroalimentare. Il gasolio è l’unico carburante utilizzabile, al momento, per i trattori e tassarlo non porterebbe alcun beneficio immediato in termini di utilizzo di energie alternative, a favore delle quali dovrebbe invece essere sviluppato un programma di ricerca e di sperimentazione per i mezzi agricoli.

“È insostenibile – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa – la proposta di ridurre dal 2020 i sussidi ritenuti dannosi per l’ambiente, che colpirebbe nello specifico i carburanti agricoli e quelli della pesca. L’aumento dei costi del carburante, ma anche la revisione della fiscalità sull’attività di allevamento costringerebbero semplicemente molti pescatori, agricoltori e allevatori della nostra Liguria a chiudere la propria attività con un devastante impatto ambientale soprattutto nelle aree dell’entroterra più difficili da raggiungere e che hanno già subito, negli anni passati, un sostanziale spopolamento”.

“Il risultato sarebbe solo la delocalizzazione delle fonti di approvvigionamento alimentare, con un enorme costo ambientale legato all’aumento dei trasporti inquinanti su gomma dall’estero. Gli obiettivi di Governo dovrebbero essere quelli di favorire la competitività dell’agroalimentare italiano sul mercato e incentivare le imprese che con il loro lavoro tutelano il territorio e valorizzano le produzioni locali, non ostacolarle. È quindi assurdo proporre una cosa simile nel DL clima, quando la nostra agricoltura è ritenuta la più green d’Europa e la nostra regione vanta produzioni d’eccellenza conosciute ed esportate in tutto il mondo, dal vino all’olio, dal Basilico Genovese DOP al pesce della nostra costa”.

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