Tempistiche

Celle Ligure, il sindaco Mordeglia: “Il marchio Olmo deve restare, così come i 30 posti di lavoro previsti dal progetto”

La riconversione urbanistica dell'area dopo la messa in sicurezza del rio Santa Brigida

Sedi istituzionali e palazzi e piazze simbolo della città

Celle Ligure. Tempi ancora lunghi per la demolizione e ricostruzione del complesso produttivo “Olmo” di Celle Ligure. La conferma arriva dal sindaco Caterina Mordeglia, che ha fatto il punto della situazione dopo l’annuncio dei primi lincenziamenti alla Olmo, storico marchio savonese delle biciclette.

“Per noi resta valida la convenzione urbanistica approvata in Consiglio comunale e che prevede il mantenimento del negozio e la realizzazione del museo, con 30 posti di lavoro” sottolinea il primo cittadino cellese. “Prenderò contatti con la proprietà per capire il contesto occupazionale attuale e in vista della riconversione urbana dell’area, che rappresenta un progetto molto immportante per il nostro territorio” aggiunge.

Nell’ambito del layout progettuale: due edifici da destinare ad uso residenziale, con uffici pubblici, spazi commerciali e parcheggi, secondo la variante urbanistica che era stata approvata in giunta dalla precedente amministrazione comunale con l’ok della Regione Liguria, oltre all’ultimo step che era stato stabilito dalla convenzione medesima. “La proprietà ha già il permesso per iniziare i lavori, in teoria” ricorda ancora il sindaco Mordeglia.

Tuttavia l’intoppo c’è ed è rappresentato dai lavori di messa in sicurezza del rio Santa Brigida, o meglio dal completamento dell’opera per la parte che riguarda Anas (sul fronte del tratto comunale gli interventi sono già stati ultimati). Si tratta di un intervento impattante e lungo, in una zona idrogeologica difficile e che richiede tempistiche dilatate rispetto ai piani previsti inizialmente per il complessivo riassetto urbanistico.

Il via annunciato da Anas è per il 7 ottobre, con la conclusione prevista solo per il prossimo aprile 2020: l’Aurelia sarà a senso unico alternato con ben cinque semafori che regoleranno la circolazione viaria durante le fasi dei lavori, senza contare il divieto di transito dei mezzi pesanti che saranno costretti a bipassare il cantiere utilizzando l’autostrada.

Solo fino a quando si completerà la messa in sicurezza del rio cellese potrà partire la riconversione dell’attuale complesso produttivo. Dunque non prima del prossimo autunno, secondo le prime stime.

“Il mantenimento dello storico marchio, e anzi la sua valorizzazione anche in chiave culturale e turistica, è per noi parte essenziale del progetto, così come le stesse garanzie occupazionali per le quali vogliamo il massimo rispetto degli impegni” evidenzia ancora il sindaco cellese.

“Auspico di avere un chiarimento da parte della proprietà quanto prima” conclude.

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