Albenga. Un appello che parte da Albenga, diretto al leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Arriva dal consigliere di opposizione forzista Eraldo Ciangherotti, convinto che sia arrivato il momento per una rifondazione del centrodestra.
“Sono un grande estimatore di Silvio Berlusconi, oltre che da più di 14 anni un militante di Forza Italia, – ha esordito Ciangherotti. – Dobbiamo aiutare il nostro leader a comprendere la necessità di rifondare il centrodestra, con una Lega che da sola non può rappresentare il popolo di centrodestra, e quando vuol farla da padrona torna a casa con un pugno di mosche e niente di più”.
“Il popolo italiano, che si riconosce nel centrodestra e che crede nel pensiero liberista e liberale, rifugge all’idea di un regime statalista e di uno stato assistenzialista, allergico alla pigrizia chiede a gran voce maggiore controllo nell’immigrazione non regolata, desidera più sicurezza nella vita quotidiana, cerca, attraverso la meritocrazia e la responsabilizzazione, migliori condizioni economiche spesso per vivere e talvolta anche per sopravvivere ad un fisco predone per uno Stato sprecone che non restituisce, sotto forma di servizi, quel che prende dalle nostre tasche”.
“Noi, nel centrodestra degli ultimi 25 anni, siamo sempre stati forza moderata, capace di coniugare il buon senso con i valori del nostro partito. È vero, nel tempo abbiamo accolto tanti e forse troppi approfittatori, ma la gente, nonostante tanti errori, ci ha sempre premiato per averci trovato dalla sua parte”.
“Adesso però è arrivato il momento di mettere mano ad una formula rinnovata del centrodestra. Occorre ristrutturare profondamente la nostra ‘macchina da guerra’ per poter andare ovunque in mezzo al popolo, senza complessi di inferiorità, a promuovere i nostri valori aggiornati al nuovo millennio. Occorre spiegare che Forza Italia c’è ancora e si rinnova con ‘braccianti’ capaci di ascoltare i problemi dei cittadini e di convertirli in soluzioni efficaci”.
“Diciamoci, prima di tutto, in cosa crediamo e apriamo una sorta di ‘costituente’ per aggiornare la nostra “carta dei valori”, in modo da saper poi parlare alla nostra gente. Abilitiamo una struttura piramidale che in Silvio Berlusconi abbia il padre nobile di questo partito, ma poi attiviamo nei gradini inferiori persone non autoreferenziate (come spesso accade), capaci di creare iniziative, organizzare eventi, promuovere azioni idonee a contrastare le scelte governative sbagliate e a studiare ciò che meglio può far vivere gli Italiani”.
“Sui territori regionali e locali non può il nulla essere ciò che contraddistingue il nostro partito. Per tanti anni siamo riusciti a parlare alle partite iva, abbiamo creato opportunità di lavoro per i giovani e favorito migliori condizioni per i pensionati. A questo popolo noi dobbiamo tornare a parlare per raccogliere stimoli e offrire risposte. So bene che al Cavaliere non piace l’idea di mettere mano al partito, ma un nuovo centrodestra, con la grande famiglia dei moderati al centro, non può esistere senza una Forza Italia rinnovata con quei valori nei quali molti Italiani per molti anni si sono riconosciuti”, ha concluso Ciangherotti.