Alassio. “Breakfast in America e dinner in Alassio (precisamente al ristorante Sail Inn”. Si potrebbero riassumere così, utilizzando le parole di Nick The Nightfly (voce inconfondibile di Monte Carlo Nights e presentatore dell’edizione 2019 di WWWK), le ultime 24 ore vissute da Roger Hodgson tra gli USA e la Riviera ligure.

L’anima dei Supertramp, autore di conzoni indimenticate e indimenticabili: “Dreamer”, “Breakfast in America”, “Take the long way home”, School”, “Fool’s ouverture”, “Hide in you shell”, “Give a little bit”, “It’s raining again”, “Had a dream”, la stupenda “If everyone was listening” e soprattutto “The logical song”, è sbarcato nella Città del Muretto ieri e questa mattina è stato protagonista di una conferenza stampa in piazza Paccini, già allestita e pronta ad ospitare il concerto che andrà in scena domani sera.
“Non conoscevo Alassio, lo ammetto – ha dichiarato Hodgson, che ci ha però messo pochissimo ad innamorarsi della Riviera. – Ho scoperto un ‘segreto’ favoloso e molto ben custodito. Sono davvero felicissimo di aver scoperto Alassio e la Riviera in generale. L’amicizia dimostrata dalle persone in queste ultime ore, poi, è stata qualcosa di speciale e inusuale”.
E proprio il rapporto con i fans, o meglio il tentativo di rompere la “barriera” che separa l’artista dal suo pubblico, è uno dei must di Hodgson nonché uno dei motivi che lo spingono ad andare avanti ancora oggi con lo stesso entusiasmo e, perchè no, anche con più energia che in passato.
“Io voglio rompere la ‘barriera’ tra la figura dell’artista e i fans. Mi sento un privilegiato perchè nella vita ho fatto sempre ciò che amo: le mie canzoni, le melodie sono usciti dal cuore. I grandi successi li ho scritti da giovane, ma non l’ho mai vissuto come una professione: ho fatto tutto mosso da passione e amore immensi per la musica”.
“Comporre non è mai stato uno sforzo, ma un motivo di gioia. Un po’ più complicato, invece, è scrivere i testi da adattare alla musica. Basti pensare che per la realizzazione e l’uscita di Breakfast in America ci sono voluti 8 mesi, nei quali ho anche dormito diverse volte direttamente sul pavimento degli studi pur di essere certo che uscisse proprio ciò che volevo”.
“E il vero risultato di tanto sforzo è la gioia e la soddisfazione di vedere le persone, tante che nemmeno si conoscono, felici e unite anche solo per una sera, per un paio d’ore, dimenticandosi dei problemi della quotidianità. E io continuerò a suonare per questo fino a quando non sarà il mio corpo a dirmi di smettere”.

Quindi un passaggio sui concerti più emozionanti della sua carriera: “Sono tantissimi i concerti che porto nel cuore. Ogni concerto è diverso: è un’alchimia tra il mio divertimento nel farlo e il divertimento degli altri, degli spettatori, e vedere quanto amore si genera grazie alle canzoni proposte. Un concerto che porterò sempre nel cuore è quello al Wembley Stadium durante le commemorazioni di Lady Diana: 70mila persone hanno cantato all’unisono, in suo onore, Give a little bit”.
E, infine, anche un passaggio politico, sulla situazione inglese derivante dalla Brexit: “Questo è un momento storico in cui i Paesi dovrebbero lavorare insieme e aiutarsi a vicenda. A mio avviso, pertanto, la Brexit non è una buona cosa”, ha concluso Hodgson, con l’immancabile sorriso sfoggiato durante tutto il corso della conferenza.

Una figura di spessore internazionale che, in meno di 24 ore, è rimasta affascinata da Alassio e dalla Riviera e promette, in circa 2 ore di concerto (inizio domani sera, alle 21,30), di far innamorare a loro volta alassini e non con la sua musica e la sua energia.
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