Alassio. “Se la spiaggia si riduce, deve essere ridotto anche il costo di ombrelloni, lettini, sdraio e cabine praticato ai bagnanti”. Lo afferma il Codacons, intervenendo sul caso di Alassio dove i turisti lamentano di “pagare 35 euro al giorno per stare in acqua, a causa della mancanza di spazio sulla battigia dovuto all’arretramento della spiaggia”.
“Il problema dell’erosione delle spiagge non è solo ambientale ma anche economico – spiega il presidente Carlo Rienzi – Gli stabilimenti balneari non possono praticare gli stessi prezzi degli scorsi anni a fronte di una spiaggia che si è ridotta in termini di spazio e che, per questo, crea problemi e disagi agli utenti”.
“Vendere infatti un servizio qualitativamente inferiore mantenendo inalterati i listini rappresenta non solo una scorrettezza verso i consumatori, ma potrebbe configurare veri e propri reati. Questo in particolar modo quando su web, depliant informativi e agenzie di viaggio vengono pubblicizzate spiagge con determinate caratteristiche, tra queste lo spazio a disposizione dei bagnanti, che poi non trovano riscontro nella realtà, e che danno vita quindi ad una forma di inganno a danno degli utenti”.
“Per tale motivo il Codacons chiede agli stabilimenti balneari di Alassio di adeguare il proprio tariffario alle condizioni della spiaggia, riducendo i prezzi dei servizi offerti all’utenza, anche allo scopo di evitare spiacevoli denunce penali, inevitabili in caso di violazione dei diritti dei consumatori”, ha concluso il presidente Rienzi.