Savona. “Oggi voglio affrontare proprio l’aspetto politico legato alla proposta di nuova mobilità che il mio assessorato ha “gettato” sul tavolo del confronto, aperto a tutti i settori della società savonese. Non a caso l’architettura, o la filosofia, alla base delle scelte proposte per una nuova mobilità, si incardina sul servizio offerto da TPL”. Così il vice sindaco di Savona e assessore alla mobilità Massimo Arecco torna sul piano che ha in mente Palazzo Sisto.
“Mobilità e politica: ad oggi, la scelta di mantenere “in house” l’azienda pubblica di trasporto del savonese è stata “sposata” da tutti i soggetti interessati: Comuni, Provincia, azienda. Permane però un aspetto che potrebbe rimettere completamente in discussione tale scelta strategica: il rischio che, in un futuro prossimo, possano mancare, o essere insufficienti, i capitali da investire in azienda, i quali dovranno essere reperiti da parte dei soggetti pubblici coinvolti. La volontà di mantenere pubblica l’azienda, pertanto, nei prossimi mesi, di fronte a problematiche di tipo economico, rischierebbe di essere rivista” aggiunge il vice sindaco savonese.
“Non dimentichiamo che, ad oggi, circa il 70% degli introiti aziendali di TPL derivano da contributi pubblici regionali. Nel caso in cui le risorse occorrenti per il mantenimento “in house” fossero difficilmente reperibili, o venissero ridotte in maniera considerevole per qualunque ragione, la procedura di gara si potrebbe riaprire”.
“La proposta di piano della mobilità presentata dal mio assessorato potrebbe contribuire a mutare radicalmente l’attuale modalità di ripartizione delle entrate, incrementando, presumibilmente, gli incassi derivanti dalla bigliettazione e riducendo di conseguenza la dipendenza di TPL da finanziamenti pubblici. L’azienda di trasporto locale potrebbe pertanto essere rilanciata, principalmente, aumentando il numero di clienti trasportati”.
“Ciò potrà essere ottenuto rivisitando integralmente le attuali linee del trasporto pubblico, rendendole aderenti alle reali esigenze dell’utenza”.
“Le contemporanee azioni sui parcheggi cittadini e sulla rapidità di circolazione dei mezzi pubblici in ambito urbano completerebbero il ciclo virtuoso, che invoglierebbe, questo è l’auspicio, i cittadini ad impiegare il mezzo pubblico in alternativa all’auto, facendo così aumentare gli incassi per TPL e consentendo ai passeggeri di risparmiare tempo e denaro”.
“Ecco spiegato il motivo politico per cui un nuovo piano della mobilità incentrato sul trasporto pubblico costituirebbe la modalità migliore per garantire che l’azienda venga mantenuta “in house”, con innegabili vantaggi per tutti i cittadini del comprensorio”.
“Serviranno certamente anche altre azioni, ma queste saranno di competenza esclusiva dell’azienda: avvio di adeguati controlli anti evasione, partecipazione a bandi europei per l’acquisto di nuovi mezzi ecologici, avvio di una nuova politica di manutenzione dei mezzi, politica di incremento del numero degli abbonamenti, ecc. Poiché la bozza di piano della mobilità ad oggi presentata è aperta al contributo di tutti, ritengo che la garanzia politica del definitivo mantenimento “in house” di TPL debba entrare a far parte prioritariamente della discussione avviata” conclude Arecco.