Villanova d’Albenga. Il commissario straordinario di Piaggio Aerospace, Vincenzo Nicastro, ha reso noto che, come previsto dalla cosiddetta legge Marzano, il programma ex. art. 4, secondo comma, D.L. n. 347/2003 (convertito con modificazioni nella L. 39/2004 e succ. mod.) redatto secondo l’indirizzo di cui all’art. 27, secondo comma lettera a) del D.Lgs 270/1999 per il rilancio di Piaggio Aero Industries (Piaggio Aerospace) e Piaggio Aviation (entrambe in amministrazione straordinaria) è stato depositato presso il Ministero dello Sviluppo Economico prima del termine di scadenza previsto.
Nel giugno di quest’anno il commissario Nicastro aveva ottenuto l’autorizzazione a portare la data ultima per il deposito al 30 agosto.
L’esecuzione del programma deve essere autorizzata dal ministero dello sviluppo economico: solo dopo l’ok del Mise si conosceranno i contenuti del programma. Ad ora l’azienda conferma che tutto sta procedendo secondo i piani previsti dall’amministrazione straordinaria.
Anche in merito ai dettagli del programma di rilancio i sindacati di categoria attendono indicazioni in merito ai carichi di lavoro e ai livelli occupazionali, in particolare dopo l’annuncio di ieri sul decreto ministeriale congiunto di MEF e Difesa per l’ok all’acquisto dei droni e del sistema di pilotaggio remoto P1HH, una delle commesse attese dall’azienda aeronautica e che si aggiunge a quelle portate a casa su manutenzione motori ed Enav, in sospeso quella sui P180.
Per Piaggio Aerospace saranno sicuramente settimane decisive per definire la situazione industriale e occupazionale. E naturalmente anche Laer H e l’indotto attendono risposte e garanzie sul rilancio effettivo dell’azienda.
L’assessore regionale allo sviluppo economico Andrea Benveduti commenta: “Dopo aver richiesto e atteso per mesi e mesi un piano di rilancio di Piaggio, notiamo con soddisfazione che il commissario straordinario a poche ore dalla scadenza abbia depositato il tanto sospirato documento presso il ministero dello sviluppo economico. Ora però bisogna fare in fretta, non possiamo permetterci di attendere i tempi biblici a cui ci hanno abituato il Mise e il ministero della Difesa. Non si può più giocare sulla pelle dei lavoratori”.
“La preoccupazione dei lavoratori è la nostra – continua Benveduti – Non può essere altrimenti, vista l’incertezza politica verso cui ci stiamo dirigendo. Sarebbe utile sapere dal governo che si sta formando il ruolo che giocherà, da qui ai prossimi anni, un’eccellenza come Piaggio nell’importante settore della difesa. È opportuno non solo tutelare l’occupazione e il know-how tecnologico di cui gli stabilimenti produttivi dispongono, ma evitare qualsivoglia ipotesi spezzatino ventilata nei mesi scorsi”.
Antonio Apa, segretario generale della Uilm di Genova, commenta: “Il commissario Nicastro ha depositato il piano industriale di Piaggio Aerospace rispettando i termini di scadenza del 30 agosto, come previsto dalla legge. Le voci che ci sono state nei giorni scorsi riguardo a un possibile fallimento del piano si sono dimostrate quindi sbagliate. Anzi, nel piano il commissario ha inserito, grazie al contributo e il lavoro svolto dalle organizzazioni sindacali, elementi determinanti per il reparto motori, con i contratti per la manutenzione e la fornitura delle parti di ricambio per un valore di 167 milioni, il contratto con l’Enav per la manutenzione degli aerei da trasporto executive p180 per 12,6 milioni, e la certificazione del p1hh”.
“Ora però il governo deve fare la sua parte. È fondamentale che si acceleri nel più breve tempo possibile con la firma dei contratti dei nuovi p180 per le forze armate e per portare avanti l’acquisto e la certificazione del p1hh. Per quest’ultimo infatti Il decreto del ministero della difesa di concerto con il ministero dell’economia e delle finanze sarebbe in attesa solo della delibera del parere delle competenti commissioni difesa di Camera e Senato. Se questo iter fosse portato a termine, il Mise potrebbe dare il suo ok al piano industriale proposto da Nicastro e la Piaggio potrebbe finalmente essere messa sul mercato ed essere pronta per offerte serie e vincolanti”.
La Uilm chiede quindi “un’accelerazione al governo perché la Piaggio possa finalmente avere tutti gli elementi per rimettersi sul mercato e tornare a produrre con forza dei prodotti strategici per tutto il sistema paese”.