Lettera al direttore

Che fare

Nuove elezioni?

di Francesco Lirosi

giuseppe conte

Siamo politicamente in una fase molto delicata. Sotto un certo punto di vista, addirittura storica. Mi spiego: che i partiti principali debbano obbligatoriamente allearsi (prima o dopo le prossime elezioni) se vogliono governare è cosa consueta, nessuno da solo può illudersi di vincere, tuttalpiù può sperare di aumentare i propri consensi. Ma gli attuali avvicinamenti sono proprio totalmente nuovi.

Scrivevo e pubblicavo in FB, in data 3 Marzo 2018 a proposito degli imminenti scenari: “Il PD collabora per alcuni specifici argomenti con il M5S? Bisogna tenere presente la realtà: oggi solo il M5S può impedire alla destra di governare in Italia e ciò comporta la necessità di alcune scelte”.

Ho letto con attenzione i 5 punti che Zingaretti pone ai grillini per poter fare questa alleanza. Noto:
A) “Pieno riconoscimento della democrazia rappresentativa, a partire dalla centralità del parlamento”. E ci mancherebbe altro, di Mussolini, Berlusconi e Salvini ne abbiamo abbastanza;
B) “Sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale”. Certo che sì, ma credo che riuscire a sviluppare industria, commercio e servizi (insomma: lavoro) rispettando l’ambiente sarebbe una favolosa rivoluzione dei sistemi e dei costumi, non meno. Bisognerà provarci e, giustamente, il PD sottolinea il concetto.
C) “Svolta delle ricette economiche e sociali, in chiave redistributiva, che apra una stagione di investimenti”: E’ il punto che mi convince appieno: una migliore redistribuzione delle ricchezze, un impegno verso le fasce più deboli della società, una politica certa e codificata che dia benessere e serenità a tutti. Una vera politica di sinistra, con le sue speranze ed i suoi valori.
D) “Appartenenza leale alla UE”: Certo positivo, ma bisogna collegarlo con l’ultimo punto, quello che mi spaventa di più,
E) “Cambio della gestione dei flussi migratori, con pieno protagonismo della UE”. Il problema è complesso: io credo che i migranti siano da salvare se in pericolo (da valutare attentamente il reale e pieno disinteresse delle ONG) e da accogliere. Ma debbono cambiare le prassi: istruzione, inserimento e controllo: dopo tutti questi aiuti, per chi dovesse infrangere la legge ci dovrebbe essere la possibilità di immediato rimpatrio.. Non mi si venga a dire che non c’è bisogno di pulire fiumi, strade e campagne o effettuare determinati lavori, ben inteso anche specializzati, in presenza dei necessari requisiti. Da Vice Sindaco ero riuscito ad impiegare alcuni detenuti a Savona per pulire le spiagge: un’impresa con mille difficoltà di ogni tipo. Ma tutte queste azioni sociali vanno regolate e favorite e non lasciate alla buona volontà dei singoli. Infine, sono preoccupato sul “pieno protagonismo della UE”. Non posso non pensare all’Ungheria, a Macron e all’Austria. La UE serve solo per stabilire la lunghezza degli asparagi, la percentuale minima di cacao atta a poter chiamare con il suo nome il cioccolato e la quota latte (comunque problemi delicati) o, se uno Stato si rifiuta di accogliere migranti nel rispetto delle quote decise, l’EU nel suo complesso e nella sua centralità ha la possibilità di sanzionarlo?

Questi sono i punti del PD. I 10 posti dal M5S appaiono concreti e dovranno essere valutati attentamente, sia per l’effettiva fattibilità che per la coerenza con i valori programmatici di un governo di svolta. Non sarà una passeggiata.

Ovviamente, l’ipotesi elezioni viene perorata caldamente dalla destra, che prevedibilmente andrebbe a vincere e conseguentemente a governare. Il problema è che parecchi elettori della sinistra sono molto amareggiati, ricordando i vari comportamenti di M5S e temendo, in sostanza, il fallimento di una simile intesa, il ricorso ad altre elezioni e conseguentemente una impennata ulteriore dei voti della Lega, con tutte le conseguenze nefaste di un accentramento dei poteri in una sola persona.

Il PD provinciale ha già effettuato un primo dibattito (e ci sono stati alcuni ottimi interventi), ma bisogna aprirsi agli incontri con i cittadini. Certo la discussione è ora a livello più alto, ma un ciclico scambio di idee con i savonesi mi sembrerebbe, oltre che utile per chiarirsi reciprocamente le idee, proprio necessario. In sostanza, bisogna chiarire a tutti che il PD sta effettuando una azione di sacrificio: con le elezioni avrebbe aumentato i consensi ma, come detto, l’Italia sarebbe stata governata dalla destra.

Ci sarebbe anche da approfondire il tema della politica internazionale. Molti hanno notato l’amicizia tra Putin e Berlusconi ed i reiterati accenni allo stesso Putin da parte di Salvini. Invece, recentemente, Trump ha inviato un messaggio di auguri a Conte, auspicando la sua riconferma. Qualche ingenuo pensa che il presidente dello stato più potente al mondo abbia fatto ciò per semplice simpatia?

Ma torniamo a noi. Il concetto di base per capire il momento politico è: chi chiede le elezioni sa che andrebbe a vincere; il PD sa che aumenterebbe i suoi voti, ma rinuncia per salvare il Paese da un governo impresentabile e molto pericoloso e per riprendere il cammino di aiuto e sostegno ai tanti cittadini in difficoltà.

Insomma, il lavoro da fare è enorme e qui si gioca il benessere ma anche la dignità dell’Italia. Ognuno la pensi come vuole, ma oltre ai valori ispiratori del PD vedo proprio poco.

Francesco Lirosi

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