Prontezza incredibile

Loano, sventata una rapina all’ufficio postale: i carabinieri bloccano i rapinatori che stavano entrando in azione

A tradire due malviventi il fatto che indossassero il casco integrale ed i guanti in pieno agosto: uno è stato bloccato, l'altro è in fuga

Loano. Una rapina sventata dai carabinieri pochi attimi prima che venisse commessa. E’ quanto successo lo scorso 23 agosto a Loano, in via delle Peschiere dove stava per essere preso d’assalto l’ufficio postale. Un piano che non si è realizzato grazie alla prontezza dei militari di una pattuglia della stazione loanese che, passando di lì per un servizio di perlustrazione, hanno notato la presenza di due persone in sella ad un motorino che indossavano caschi integrali e guanti (in piena estate) e si sono insospettiti.

Gli uomini dell’Arma hanno capito in una frazione quello che stava per succedere e sono intervenuti per un controllo. Appena le due persone hanno visto i carabinieri scendere dall’auto hanno tentato di ripartire col mezzo a due ruote, ma uno dei militari, il maresciallo capo servizio, è riuscito ad afferrare il passeggero ed a disarcionarlo dalla sella bloccandolo.

In accordo col pm di turno Marco Cirigliano l’uomo, un 53enne di Roma, pregiudicato e con diverse rapine messe a segno nel suo “curriculum criminale”, è stato poi sottoposto a fermo di indiziato di delitto che questa mattina è stato convalidato dal gip del tribunale di Savona. Ora si trova nel carcere di Imperia.

Secondo quanto ricostruito dai militari l’obiettivo dei rapinatori era proprio l’ufficio postale loanese dove in quel momento, intorno alle 13 di giovedì scorso, c’era soltanto un’impiegata. A rovinare il piano preparato dal cinquantatreenne ed il suo complice ci hanno pensato i carabinieri che una volta bloccato uno dei sospetti hanno immediatamente diramato l’allarme della fuga del conducente a tutte le pattuglie in servizio. Subito dopo essere stato bloccato, tra l’altro, il cinquantatrenne, di fatto, avrebbe ammesso le sue cattive intenzioni ai militari davanti ai quali avrebbe ammesso “di vivere di questo” e aggiunto “i carabinieri fanno il proprio lavoro e io faccio il mio”.

I molti elementi indiziari raccolti e convergenti, le circostanze di tempo e di luogo, il contesto, la dinamica e l’azione fulminea del complice datosi alla fuga, sono stati tutti fattori compendiati e tenuti in consideraizone dagli inquirenti per motivarne l’arresto.

Le indagini però proseguono alla ricerca del complice o dei complici anche attraverso l’analisi di tutti i sistemi di videosorveglianza comunali e delle telecamere dei privati, già a suo tempo “mappate” dal Compagnia Carabinieri di Albenga sull’intero territorio di competenza.

L’attezione dei Carabinieri rimane altissima e, a scopo preventivo, sono stati raddoppiati tutti i turni di vigilanza e pattugliamento nelle fasce orarie più a rischio.
Nel frattempo sono arrivati, ai militari della Stazione di Loano i complimenti del Comandante Provinciale, del Comandante della Legione Carabinieri Liguria e del Comandante Interregionale Carabinieri “Pastrengo” di Milano.

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