Genova. “E tu, dov’eri quel 14 agosto?”. È questo il testo del post pubblicato ieri da IVG.it. Una domanda “classica”, che ci si fa tra amici, parenti e colleghi perchè è un processo quasi naturale quello di correlare l’accaduto alla nostra esperienza personale. Ed è difficile, per non dire impossibile, dimenticare ciò che stavamo facendo il giorno di una grande tragedia. Come quella del Ponte Morandi, triste ricordo indelebile nel cuore di tutti, genovesi, liguri e non. E ad un anno di distanza dal crollo del “Ponte di Brooklyn”, sono state oltre 400 le testimonianze inviate dai lettori a IVG.it attraverso i canali social. Eccone alcune.
ROBERTO RS
Ero a Savona e ha iniziato a piovere dovevo passare Genova per andare in Toscana ad un certo punto visto la pioggia torrenziale ho desistito e in due abbiamo deciso di ritornare a casa dopo 40 minuti sento la notizia.. se non è fatalità o destino questa cosa.
ROBERTA MAZZA
Ero a Prato Nevoso, all’interno del supermercato, ho appreso la notizia dalla telefonata di mia mamma, molti erano i genovesi presenti ed insieme a loro abbiamo cercato notizie maggiormente dettagliate… ancora oggi ho i brividi se ci penso.
DOMENICO LOPPY
Mi ha chiamato il figlio di una vittima che non riusciva a mettersi in contatto telefonico con il padre. Ciao Gio.
STEFANIA FERRARESE
Ero a casa, al lavoro, mio figlio in Liguria in vacanza, ad Albisola… ma con intenzione di venire a Genova proprio il 14… panico fino a quando non mi ha risposto al telefono.
SELVAGGIA ARIES
Ero in negozio, mi chiama mio marito, appena passato sul ponte e mi dice che il Brooklyn è crollato. Resto impietrita, metto il vivavoce e, con le mie colleghe e un sacco di clienti ascoltiamo quella chiamata. Restiamo ammutoliti. Poco dopo mi invia il video fatto da un suo collega che era in zona e che , per fortuna sta bene. Restiamo tutti fermi, immobili ed increduli. Ognuno prende il suo cellulare e chiama amici e parenti per chiedere come stessero. Una giornata surreale. Mezz’ora prima mia figlia e mio marito erano lì sopra.
TIZIANA ROSSI
L’ho saputo da mio marito, che è rientrato prima del previsto ed era sconvolto poiché era quasi sul ponte. Ha assistito ad una scena surreale, ha fatto inversione contromano e per giorni ha continuato a ripetere: “5 minuti, mi sono salvato per 5 minuti” e non smetteva di informarsi sulle notizie al TG.
VANDA BAILINI
Ero al lavoro ,guardando FB mi è venuto un colpo al cuore, non c’erano notizie di Giorgio Donaggio e poi la terribile notizia. R.I.P Giorgio sei e sarai sempre nei miei pensieri.
ANDREA BORTOLOT
Ero a lavoro, a Rivarolo… Ero passato lì sotto al mattino. Aspettavo i colleghi del pomeriggio,ricordo ancora un’acqua pazzesca, all’improvviso una cliente dice “è crollato il ponte,quello dell’autostrada”. È partito il tam tam di telefonate x assicuraci che tutti i colleghi stessero bene, poi le prime immagini… Rimarrà indelebile nel cuore di noi tutti, non si può perdere la vita così, è veramente ingiusto….
SILVIA FERRARI
Ero a sul posto di lavoro. In segreteria di un reparto al S. Corona di Pietra Ligure e una dottoressa è entrata concitata chiedendomi di andare subito su Google perché “era crollato il ponte di Brooklin” (io non sono originaria di qui e non sapevo che fosse anche soprannominato così). Abbiamo trovato insieme il filmato che risaliva a pochi minuti prima e poi siamo state a guardare il susseguirsi di notizie. Alcuni colleghi/e sono di Genova e ricevevano messaggi e telefonate da familiari e amici da casa. Abbiamo continuato a lavorare in un silenzio ovattato e surreale, tutti con un nodo alla gola. Per poche ore siamo stati allertati di modo che nessun medico o infermiere potesse lasciare il servizio fino a nuovo ordine perché aspettavamo che i feriti potessero essere dirottati anche qua. Nel pomeriggio purtroppo si è saputo che feriti non c’è n’erano ma solo vittime…
ANTONELLA FABBRI
Stavo andando a fare la spesa, ero nel parcheggio del supermercato e mi squilla il cellulare, a Ovada quel giorno c’era il sole, era una mia amica che mi dice Anto è caduto il ponte, subito non ho capito, al che le dico, scusa, ma quale ponte? Il ponte a Genova, risposta a Genova? Sei sicura? Si si, ti mando il video, guardo il video e rimango basita non riuscivo a credere che il ponte dove tutti noi siamo sempre passati fosse venuto giù come fosse stato di carta, sono rimasta incredula dalle notizie che arrivano su Facebook, perché se a volte è un male, altre volte come questa tragedia è l’unico che dà le notizie in tempo reale. Il dispiacere di vedere tutte quelle persone che andavano incontro alla morte senza rendersene neanche conto, persone felici che stavano andando in vacanza, persone che andavano a lavorare, persone che ritornavano a casa, ognuno di loro stava facendo qualcosa, e si è interrotto tutto alle ore 11.36, lasciando increduli migliaia di persone, rimarrà sempre nella memoria delle persone il furgone della Basko ad un passo dal baratro.
MARIELLA TOSCANO
Ero a casa. Dovevo essere su quel ponte con mia figlia per andare a fare il trasloco da un appartamento universitario ad un altro. Quella mattina pensai: ok all’andata non troviamo traffico ma al ritorno ? Non è che rimaniamo imbottigliati visto che è la vigilia di ferragosto. Rimandiamo a lunedì dissi a mia figlia.
SIMONA PASTORINO
Ero a Savona in ufficio, una collega è arrivata dicendo: è venuto giù il ponte di Brooklyn… io quel giorno a quell’ora avrei potuto essere lì, ma visto il tempo pessimo ho rinunciato ad andare a Genova quella mattina
LOREDANA MIRAGLIA
Ero al lavoro mentre ascoltavo una canzone immediatamente sospesa x dare la triste notizie della caduta del ponte di Genova che tristezza x tutti ma la tristezza si e accentuata maggiormente quando la sera ho avuto la notizia che non trovavano Giorgio donaggio e che purtroppo la mattina era su quel maledetto ponte caro amico non ti scorderò mai sarai sempre nel mio cuore come tutte le altre vittime anche se non le conoscevo un abbraccio a tutte le famiglie.
OLIMPIA RUFFO
Ero sui viadotti in autostrada sulla A6, con il mio compagno, diretti verso le montagne per le vacanze. Ho appreso la notizia su Facebook ed ero incredula, il mio compagno era arrivato a Savona da Genova ed era transitato sul ponte poco prima. Da allora continuo a pensare alle vittime e alla fortuna che abbiamo avuto noi, poteva essere anche lui su quel ponte se solo avesse ritardato di poco la partenza!
SIMO MONGUZZI
Come raccontare quel giorno terribile. Io ero a casa… al sicuro… arrivò un messaggio sul gruppo genitori della piscina… è caduto il ponte di Genova… ed io la prima a rispondere dissi… no state attenti alle bufale.. nessuno commentò… poco dopo qualcuno mandò un video… oh mio Dio… accesi la tv e le lacrime cominciarono a scendere. Corsi da mio figlio e gli dissi… il ponte sta crollando guarda… lui mi guardò e mi disse… mamma tranquilla noi siamo al sicuro a casa non piangere. I messaggi sul gruppo si susseguivano ed una mamma amica scrisse che suo figlio era in treno a Genova ed era bloccato si temevano esplosioni non potevano scendere… era il panico fino a quando qualcuno li andò a prendere. Uff su quel ponte ci passavamo spesso X gare ed allenamenti a Genova. Ci rassicurammo che tutti i nostri ragazzi quel giorno non erano andati e tutti erano al sicuro. Dal canto mio credo che non salirò mai più su quel ponte anche se lo rifaranno più sicuro. Ora c’è il terrore. Quante vite.
VALENTINA CARRETTA MONACO
In Canada dove vivo… dormivo dato il fuso orario… mi arriva un messaggio mia madre che qui era l ‘alba… è stato un continuo ricerche di info x tutte le persone che amo in liguria e da lontano e’ stato terribile.
MILENA RATTO
Io dalla mia finestra. Abito dall’ultimo piano a certosa, e sono salita anche sul terrazzo sovrastante: un’apocalisse indimenticabile. Un rumore assordante, mancanza di corrente elettrica. Nube di fumo e polvere. Non ho realizzato subito. Ma è stata tosta… e lo è ancora. I giorni successi vedere gli elicotteri trasportare le vittime ed i feriti. Le carcasse di auto. Uno strazio.
FIORITO ROBERTA
Ero a Noli ero nel supermercato a prendere 2 cose, subito mia sorella mi dice che é crollato un ponte poi il mio cell ha cominciato a suonare ci stavano allertando tutti (sono un milite) e in quel momento ho saputo che il vero nome del ponte di Brooklyn era il Ponte Morandi. Ricordo anche che tutta la gente del supermercato si era girata verso di me e sbigottiti mi han fatto passare per poter andare.
ANDREW CABASSA
Quel giorno ero in servizio con la protezione civile di Varazze per controllare i danni della allerta, alle 11:36 ormai sulla mia città stava uscendo il sole perché la perturbazione era passata, ricorderò per sempre mia mamma che mi chiamo’ dicendomi “È caduto il ponte di brooklyn!!”, si tanti lo chiamavano così il ponte, subito non capii poi tutto si fece chiaro, fui il primo a venirlo a sapere in quel momento, di conseguenza lo comunicai ai miei compagni di squadra, non ci credemmo finché qualche minuto dopo mi arrivarono le foto inviate dai membri di un gruppo whatsapp di appassionati di treni, mostrai le foto e da qui lascio immaginare le esclamazioni degli altri 3 volontari presenti sul fuoristrada, la tristezza in quel momento fu molta e pensammo al casino stava passando Genova in quel momento