Borghetto Santo Spirito. Dopo un’iter iniziato 20 anni fa con il conferimento dell’incarico all’architetto Castellari, il Piano Urbanistico Comunale di Borghetto entra nella fase di approvazione finale. Quest’oggi il consiglio comunale di Borghetto ha analizzato e ratificato le risposte alle osservazioni formulate dai tecnici della Regione e dai privati cittadini alla versione del documento elaborata nell’ormai lontano 2010.
Vista l’importanza del Puc, che tra i suoi obiettivi ha quello di “disegnare” l’aspetto della città per i prossimi anni, il sindaco Giancarlo Canepa non nasconde la propria soddisfazione: “Siamo soddisfatti per aver centrato questo importante obbiettivo – conferma il primo cittadino borghettino – Ci sarebbe piaciuto incidere di più e personalizzare maggiormente questo Puc con le nostre idee ma non è stato possibile. Abbiamo solo potuto esprimerci sulle osservazioni pervenute. Non è stato neppure possibile inserire il piano particolareggiato del centro storico che sarà oggetto di una futura variante una volta approvato definitivamente il piano urbanistico comunale”.
“Il Puc che abbiamo approvato questa mattina è lo stesso di 10 anni fa, eccezion fatta per le modifiche apportate a seguito di adeguamenti normativi, per gli adeguamenti ai nuovi piani di bacino, per il decadimento del vincolo legato al raddoppio ferroviario e per le poche modifiche apportate in seguito, appunto, alle osservazioni Regionali e dei privati. Come suggerito anche dai tecnici della Regione Liguria, l’obiettivo era approvarlo entro il termine del 23 agosto, decorso il quale il documento sarebbe definitivamente decaduto. Con senso di responsabilità abbiamo deciso di traguardare questa approvazione per scongiurare di gettare al vento anni di lavoro e gli ingenti sforzi economici profusi. Una volta che si concluderà l’iter definitivo, il Comune di Borghetto avrà uno strumento di programmazione urbanistica decisamente performante e aggiornabile con varianti da realizzarsi direttamente a livello di consiglio comunale, infatti solo eventuali varianti che vorranno mutare i carichi insediativi avranno necessità di essere sottoposte all’approvazione regionale”.
Il risultato degli “emendamenti” apportati restituisce “un buon Puc” nel quale “rispetto a quello di 10 anni fa, aumentano le zone agricole e diminuiscono i carichi insediativi. Respingo al mittente le accuse di cementificazione pervenute dal gruppo di minoranza ‘In Cammino’. Come lo ha definito il tecnico che lo ha redatto ed esposto questa mattina in consiglio, questo è un piano di contenimento e completamento. Basti pensare alla Roveraro, i cui volumi riconosciuti sono dimezzati rispetto a quanto previsto nel documento del 2010 (che li delocalizzava con una premialità del 30 per cento sull’esistente). Non è stato possibile prevedere lo spostamento dei volumi a monte. Indicazioni della Regione e indisponibilità di terreni direttamente utilizzabili lo hanno impedito. Ma è stato comunque ottenuto l’importante obbiettivo di prevedere una grande piazza a disposizione della cittadina. Infatti, su una superficie totale di circa 6 mila metri quadri, abbiamo previsto la concentrazione volumetrica su 2 metri quadri, mentre i restanti 4 mila saranno pubblici. Una piazza di una dimensione che non ha eguali sul territorio comunale, paragonabile a piazza Libertà nella sua totalità (piazza, parcheggi e via di accesso al mare lato Ceriale). Anche in questo caso siamo stati accusati di favorire una nuova cementificazione. Ovviamente è l’esatto opposto: attualmente la zona non è un prato fiorito ma un agglomerato di edifici fatiscenti che verrebbero demoliti per realizzare una volumetria in una zona ben delimitata liberando e concedendo un grande spazio aperto per la collettività. Speriamo che questo passo possa portare ad una tanto agognata riqualificazione di una zona centrale che potrebbe essere una grandissima occasione di rilancio per il paese intero”.
I consiglieri del gruppo di minoranza “Liberiamo Borghetto” Pier Paolo Villa e Daniela Guzzardi erano assenti per impegni di lavoro, mentre i consiglieri di “In Cammino” Giancarlo Maritano e Mari Grazia Oliva non hanno partecipato alla votazione: “Mi spiace per le assenze di Villa e Guzzardi e per la decisione di Maritano e Oliva. Questo è un piano sobrio che è passato attraverso diverse amministrazioni, sarebbe stata una buona occasione per dimostrare unità di intenti per il bene del paese. Unità che abbiamo, invece, dimostrato come gruppo di maggioranza, in tutto questo percorso di preparazione che è stato curato in prima battuta dal sottoscritto, in virtù della mia delega all’urbanistica, e dall’assessore Roberto Moreno in virtù della sua delega all’edilizia privata, ma supportato dall’aiuto e dal contributo di tutti, nessuno escluso. Un gran lavoro di squadra coordinato dal funzionario comunale geometra Sergio Guarisco e dall’architetto Castellari per la parte tecnica e dall’avvocato Gaggero per la parte giuridica”.
“Oggi è stata una giornata che definirei storica: attualmente è in vigore un Prg del 1978 che di fatto non consentiva più una programmazione urbanistica al passo con i tempi”, conclude il sindaco Giancarlo Canepa.