Rapporto

Unioncamere, ecco la situazione socio-economica nel savonese: lieve calo di imprese e occupati

Dati e analisi relativi al 2018

Savona. Popolazione in calo del 6,3%, la provincia savonese resta “dominata” da anziani e si registra una lieve ma costante crescita degli stranieri residenti. Aumenta, seppur di poco, il tasso di disoccupazione (7,8%): la maggior parte delle persone in attività è impiegata nel settore dei servizi: il complessivo tasso di attività è stimato in 68,6%, mentre il tasso di occupazione è al 63,2%.

Il saldo complessivo delle imprese vede un -199, lieve calo anche delle imprese straniere con un -1,2%. Questi i dati del nuovo Rapporto economico sulla Liguria che analizza la situazione socio-economica della nostra Regione nel 2018.

Entrando nell’analisi dei settori produttivi: nell’agricoltura si registra l’11,7% di imprese attive sul totale regionale, con l’1,8% di persone occupate.
Nell’industria 6,6% di imprese attive, con una occupazione del 14,7%: il saldo anagrafico delle imprese industriale si attesta ad un -53 aziende (-2,53% rispetto al 2017).

Per l’artigianato il savonese ha il 33% di imprese attive, con un saldo di – 182 aziende sul territorio provinciale (-0,9% rispetto al 2017).
Per il settore turistico in calo di una unità gli alberghi a cinque stelle, aumentano di due unità quelli a 4 stelle, in calo di due unità quelli a 3 stelle, di due unità anche quelli a 2 stelle e di 4 unità quelli ad una stella. Il totale complessivo degli esercizi alberghieri vede una diminuzione di 5 unità rispetto al 2017 (532 rispetto a 537). Aumentano invece le strutture extralberghieri (+46 unità), in particolare le case-vacanza. Il movimento turistico in provincia di Savona vede un calo del 3,6% di arrivi, una diminuzione del 4,24% di presenze. Il calo del turismo italiano nelle presenze è del 3,83%, stranieri -5,41%.

Buoni i risultati del porto di Savona: 7,39% di sbarco totale, -2,72% di rinfuse liquide, +19,36% di rinfuse solide e +15,17% di merci varie. Si registra un +48,14% nel movimento container. Sul fronte passeggeri -0,7% per le crociere e -5,11 per i traghetti.

Nel settore commerciale la percentuale di imprese attive rispetto al totale è del 23,3% e l’incidenza per provincia delle imprese commerciali attive è del 16,5%.
Infine il capitolo rifiuti: -29,95% dei rifiuti speciali prodotti, -8,56% di recupero e smaltimento, -2,39% di rifiuti solidi urbani raccolti nel 2018.

Ancora chiari e scuri per l’economia ligure e savonese, quindi, che risente ancora del clima di incertezza che caratterizza tutta la penisola. Nel 2018 il saldo delle imprese resta positivo: le nuove attività economiche, nonostante in riduzione rispetto al 2017, continuano a superare quelle che chiudono i battenti, anch’esse in calo. Le Camere di Commercio liguri hanno ricevuto 8.866 domande di iscrizione d’impresa e 8.774 richieste di cancellazione, che hanno determinato un saldo positivo, pari a 92 imprese in più. Lo stock delle imprese è leggermente aumentato (+0,1%), attestandosi a fine dicembre a 163.084 unità, determinando un tasso di crescita pari allo 0,3% (era 0,2% nel 2017).

A livello regionale: gli occupati liguri risultano 609mila, circa l’1% in più rispetto all’anno precedente, mentre in Italia l’occupazione è cresciuta dello 0,8%; il tasso di occupazione sale dal 62,4% al 63,0%, soprattutto per effetto dell’aumento di occupati temporanei, ma il processo di riduzione della disoccupazione è ancora lento e il tasso di disoccupazione passa da 9,5% a 9,9%.La Liguria ha chiuso il 2018 con una contrazione dell’export pari al 6,7% passando da 8.035 a 7.500 milioni di euro: di questi 4.065 milioni sono stati destinati verso paesi Extra-UE (il 54,2% del totale) in calo del 12,7%, e 3.435 milioni di euro verso l’area comunitaria (+1,6%).

Per quanto riguarda il turismo, i dati registrano una situazione sostanzialmente invariata rispetto al 2017 per quanto riguarda i turisti arrivati (4milioni e 761mila) e una lieve flessione delle giornate di presenza (15milioni e 194mila). Turismo, economia del mare, innovazione e ricerca rappresentano tre aree chiave su cui puntare per lo sviluppo economico della Liguria, anche e soprattutto in termini di attrattività e competitività del territorio, e che già da ora pongono la nostra regione in una posizione di vantaggio rispetto alla media nazionale.

(QUI il rapporto completo).

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