Evento

“Un notte al museo…”, a Savona l’arte si fa teatro con una doppia serata estivaevento

Venerdì 12 luglio e Venerdì 9 agosto alle ore 20:45 al Museo della Ceramica

Museo Ceramica Savona

Savona. Venerdì 12 luglio e Venerdì 9 agosto alle ore 20:45 si terranno al Museo della Ceramica di Savona due serate intitolate “L’arte si fa teatro” realizzate in collaborazione con l’associazione culturale “I GiocAttori”.

Compagnia teatrale amatoriale nata a Savona nel 2016, I GiocAttori utilizzano la doppia funzione della comicità — quella correttiva della riflessione e quella liberatoria del riso — per stimolare nel pubblico un ragionamento più profondo sulla condizione dell’uomo contemporaneo.

“L’arte si fa teatro” è un progetto interdisciplinare nato su iniziativa di alcuni studenti dell’UniSabazia di Vado Ligure che, insieme all’UniAlbisola e all’UniSavona, hanno partecipato a un corso sull’arte contemporanea tenuto al Museo durante l’anno accademico 2018-19. “L’arte si fa teatro” unisce l’arte visiva e quella teatrale, associando ad alcune opere della collezione permanente del Museo un brano letterario che le rappresenta.

Durante la visita notturna i partecipanti potranno scoprire in modo inedito il Museo: dopo un’introduzione con approfondimento sulle opere a cura della Direttrice, alcuni attori della compagnia reciteranno i brani selezionati. La serata prevederà anche un accompagnamento musicale.

Le serate saranno organizzate con un minimo di 10 partecipanti.

Il Museo della Ceramica di Savona: il palazzo oggi sede del Museo della Ceramica di Savona, sorse nel Medioevo e nel 1479 divenne sede del Monte di Pietà per volere del Papa savonese Sisto IV. Questo papa, nato a Savona, è noto per aver commissionato la costruzione della Cappella Sistina a Roma, chiamata in questo modo in suo onore. All’interno del Museo sono oggi esposte più di un migliaio di opere che documentano la secolare tradizione ceramica di Savona e della vicina Albisola. I momenti più importanti di questa tradizione sono stati caratterizzati da una grande apertura delle manifatture di ceramica del territorio verso altre culture, dalla contaminazione di stili e dalla predisposizione alla sperimentazione. A questo proposito ricordiamo, tra tutte, le esperienze del secondo ’900, quando artisti come Lucio Fontana, Piero Manzoni, Wifredo Lam e Asger Jorn conobbero e sperimentarono il materiale ceramico in collaborazione con le manifatture locali, producendo opere esposte nei più importanti musei del mondo.

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