Savona. E’ stato interrogato dal gip Francesco Meloni del tribunale di Savona il cinquantatreenne italiano, I.C., arrestato venerdì pomeriggio dai poliziotti della Squadra Mobile di Savona con l’accusa di maltrattamenti e minacce gravi ai danni della propria convivente. Il giudice ha convalidato il suo arresto confermando la misura di custodia cautelare in carcere.
La richiesta di intervento alla polizia è arrivata intorno alle 13.30 di venerdì quando la donna ha chiamato riferendo che l’uomo l’aveva minacciata di ucciderla dandole fuoco. Così gli agenti, subito intervenuti, lo hanno rintracciato e arrestato.
Dai successivi accertamenti è emerso che la relazione tra i due era iniziata ad agosto 2018 e, nonostante ci fossero dei problemi (secondo quanto riferito dalla vittima, in più occasioni, l’uomo l’aveva spintonata violentemente contro mobili o stipiti di porte, causandole lividi e piccole ferite) ed era proseguita tra alti e bassi fino alla scorsa settimana quando lei, dopo l’ennesimo gesto violento subito, lo aveva allontanato da casa.
Il cinquantatreenne, che ha problemi di dipendenza dall’alcol e precedenti penali, a quel punto ha trovato riparo in una cantina di via Milano, eletta ad abitazione di fortuna, ma non ha smesso di cercare la donna. Venerdì l’epilogo: è andato a casa della ex chiedendo di entrare e, di fronte al rifiuto della donna, ha iniziato a picchiare violentemente sulla porta minacciando appunto di darle fuoco: “Vado a comprare una tanica di benzina e ti brucio”, le avrebbe urlato. A quel punto la vittima si è finalmente decisa a chiamare la polizia: l’uomo si è allontanato ma è stato rintracciato e arrestato poco dopo nei pressi della cantina in cui vive.
L’uomo, secondo quanto riferito dalla polizia di Stato, avrebbe continuato a minacciarla telefonicamente anche durante la presenza della donna in Questura mentre stava depositando la denuncia.